La cucina di Asti ha il suo codice

Elio Archimede è il curatore, per l’editore Sagittario di Agliano Terme nell’Astigiano, di un volume destinato a diventare una pietra miliare della cucina della terra in cui ha visto la luce. Il Codice della cucina autentica di Asti raccoglie «700 specialità gastronomiche create nelle cucine della provincia di Asti», una delle più aree golose d’Italia ma anche una che ha avuto la sfortuna di avere un vicino ingombrante come le Langhe. Grazie anche al lavoro dell’Istituto di ricerche sul Barbera, 0141.954272, baroloco@tin.it, ecco 125 tra cuochi e ricercatori bravi a selezionare antipasti, primi, agnolotti (che hanno un capitolo tutto per loro), piatti unici, secondi, merende sinoire («sono le merende che tendono a diventare cena»), la dispensa e infine i dolci. Gli agnolotti come piatto simbolo, 17 versioni diverse «ma avrebbero potuto essere più numerose, perché ciascuno ha il suo agnolotto e non lo cambia.

Anzi, i ristoratori più preparati chiedono se il commensale desidera il tipo classico, quadrato, oppure la versione alla moda, il plin». Non solo ricette, ma anche «saggi sui ristoranti di Asti, sulle osterie, sulle risorse territoriali, sull’autenticità gastronomica». Davvero da non perdere.

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