Cultura, i Ds «dimenticano» il Nobel Fo

Dario Fo alla convention Ds sulla cultura era in prima fila. Fianco a fianco di Moni Ovadia, Carlo Fontana e Roberto Zaccaria. Presente e davanti all’aspirante sindaco del centrosinistra per testimoniare che farà «di tutto perché Letizia Moratti perda». Bruno Ferrante ringrazia, naturalmente: e giù con gli elogi al premio Nobel «per il suo sostegno», mentre il segretario ds, Pierfrancesco Majorino, ribadisce che «Milano deve riavere la cultura al centro dell’attenzione» e che, quelli dell’Ulivo, hanno la «strategia politica giusta».
Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere. Infatti, sorpresa, Fo è stato invitato in extremis, dopo un comunicato stampa firmato da Paolo Cagna Ninchi, coordinatore della lista Fo, che, infatti, conferma la disattenzione di Ferrante e dei suoi supporter verso il premio Nobel.

«Nella città dove la sinistra organizza una manifestazione a sostegno di Ferrante intitolata “Di nuovo a Milano - convenzione cittadina per una buona politica della cultura”» scrive online Cagna Ninchi «si segnala un’assenza, quella del premio Nobel, uno dei maggiori protagonisti della cultura milanese, italiane internazionale. Un vero colpo di genio». Evidentemente, a Ferrante bastavano le presenze di Marilena Adamo, Luigi Corbani e di quel Francesco Franz Purpura, che fa campagna elettorale distribuendo marjiuana.

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