Cultura e Spettacoli

La confusione e la precarietà delle vite di oggi a ritmo di cabaret

Nel libro "Un giorno sì un altro no" (Giraldi Editore) Isa Grassano affronta con tanta ironia ma anche profonda riflessione il nostro presente. Una storia d'amore tormentata e difficile che ricostruisce la confusione e la precarietà delle vite di oggi. La recensione

La confusione e la precarietà delle vite di oggi a ritmo di cabaret

Leggere il primo romanzo di Isa Grassano è come andare al cabaret. Si sorride, a tratti si ride ma si riflette sulla profondità delle cose in superficie. A partire dal titolo Un giorno sì un altro no (Giraldi Editore) che gioca sulle giornate positive e quelle negative che tutti abbiamo, in maniera alternata come le targhe quando il livello di monossido di carbonio supera i limiti consentiti. Un romanzo che nonostante sia in libreria già da un po' di mesi continua a suscitare l'interesse dei lettori e dei media, ed è già alla terza ristampa. Merito dei temi che affronta e che toccano ognuno di noi: l’amore, il ghosting, l’amicizia tra donne, il rapporto con il lavoro precario, il distaccamento dalle radici, il viaggio come evasione.

Protagonista è Arabella, una quarantenne un po' pasticciona, disordinata e tanto autoironica, che scrive necrologi per un quotidiano, pensieri toccanti per mariti, mogli, madri addolorate. L'incontro casuale con Ludo, diminutivo di Ludovico, dà avvio a una tormentata storia. Al centro della narrazione emerge il movimento attrattivo di due persone che si accorgono di essere l'incastro perfetto, non solo di corpi ma anche di teste. Eppure non c'è nulla di amore in questa relazione, almeno all'inizio, soltanto il tratto umano di una emozione intensa ma anche destabilizzante per la protagonista. Ludo, infatti, appare e scompare - “Impossibile seguirlo, tracciarlo, geolocalizzarlo. Neanche il navigatore più tecnologicamente evoluto avrebbe trovato il modo ” - si accende e si spegne come le luci intermittenti dell'albero di Natale.

Ludus come gioco che può far male, schivo, introverso, che non dai mai per scontato le dimostrazioni di affetto, non esprime i propri sentimenti e con un segreto che lo rende in qualche modo tormentato. Solo l'inaspettato finale aperto contribuisce a mitigare la figura di questo ennesimo maschio apparentemente cresciuto senza un vocabolario sentimentale. E in mezzo l'oroscopo a fare da fil rouge, un oroscopo che per il nuovo anno "promette giorni felici e incontri fortunati" che poi è quello che tutti vorremmo per ogni nuovo inizio. Del resto "di che segno sei", per verificare la sintonia, è anche una delle prime cose di cui si parla in un incontro a due. Non mancano altri spunti di riflessione: il disagio psicologico che non spaventa, ma apre alla curiosità degli infiniti modi in cui vivere l'amore. Il lutto che addolora ma non piega, spronando a sperimentare la propria felicità oltre il naturale senso di annientamento.

Sullo sfondo, infine, ci sono i luoghi, perché Isa Grassano si occupa molto di turismo e di viaggi. Da Roma dove è ambientata la storia, passando per le Dolomiti lucane in Basilicata che è la terra d'origine dell'autrice e dove la protagonista prova l'emozione del Volo dell'Angelo, il grande attrattore del territorio, ma anche la Puglia, l'Abruzzo e persino New York.

Descrizioni minuziose, leggende, curiosità, proverbi s'infilano qua e là tra le pagine e contribuiscono a dare ulteriore enfasi alla narrazione.

Commenti