È il segno dei tempi. La nostra fantasia, la nostra curiosità scema sempre di più mentre monta la nostra incapacità di affrontare il mondo, anche nei suoi aspetti più frivoli. È da questo presupposto che nasce il mercato professionale dei personal trainer e dei personal shopper. Vale a dire persone qualificate che ti aiutano a passare nella maniera più efficace possibile il tuo tempo libero. Ed è così che in palestra si vedono sempre più spesso questi «motivatori» che seguono come un’ombra il «cliente», sussurrandogli consigli e impartendo loro ordini. Ed è sempre così che le strade dello shopping si popolano di queste figure professionali che ti aiutano a impoverire il portafogli con solerzia ma con gusto.
L’ultima moda è la personal guide. Vale a dire una persona che ti spiega tutto su ciò che hai curiosità di vedere. Facendosi forza, oltretutto, di un sistema «taglia code». Basta rivolgersi a una agenzia specializzata e scegliersi luoghi e itinerari. Anche i più insoliti. Anzi, soprattutto i più insoliti. Già, perché è proprio nell’epoca di internet e del turismo di massa, in una parola dell’economia globale, che ciò che viene meno è proprio la spontaneità e l’originalità dei nostri gesti.
Di sicuro c’è chi rimpiange i protagonisti dei celeberrimi tour ottocenteschi, quando si girava il mondo, pardon l’Europa, semplicemente affidandosi alla propria curiosità, cresciuta e stimolata attraverso la formazione di una poderosa cultura classica. Ed è così che non solo artisti, nobili e intellettuali scoprivano il piacere di trovarsi di fronte a perle e tesori dell’arte di ogni tempo ma avevano anche la possibilità di venire a conoscenza di modi di vita affatto insoliti e originali. Gli indigeni, insomma, offrivano sempre uno spettacolo pieno di meraviglia.
Oggi non si ha più tempo (paradosso della nostra epoca) per scegliersi con cura percorsi e tempi. Ed ecco che i tour operator si specializzano anche in questo campo e si rafforzano strutture che garantiscono al turista non soltanto visite originali e personalizzate di luoghi di cultura, ma anche percorsi originali e soprattutto nessuna incombenza e nessun fastidio organizzativo.
Stanno quindi proliferando come funghi siti come www.valyouguides.com, che con un semplice clic possono organizzarti viaggi «tutto compreso» fuori dai giri tradizionali del turismo di massa.
L'idea nasce da una precisa constatazione. «In Italia - dice spiega Carlo Corona del sito Valyouguide - c’è un patrimonio artistico, architettonico e culturale tanto immenso, quanto scarsamente valorizzato. La domanda di conoscenza di questo patrimonio è minima rispetto alle sue potenzialità. E i primi a non conoscerlo sono proprio gli italiani che poco sanno del proprio Paese e addirittura della città in cui vivono. Le guide turistiche offrono un servizio eccezionalmente utile, ma non sempre ben strutturato e spesso poco visibile».
Da queste premesse, l’intuizione di rendere esclusiva, importante e soprattutto inedita, la visita di un luogo, di un museo, di una città attraverso itinerari fatti su misura con guide professioniste dedicate, che seguono il turista per tutto il tempo desiderato, aiutandolo non solo a conoscere in maniera dettagliata un’attrazione, ma a scoprirne i segreti, le curiosità, adattando le spiegazioni alle diverse tipologie di clienti, siano essi stranieri, professionisti del settore, anziani, bambini. Un’idea in più anche per chi viaggia per lavoro, che spesso ha alcune ore a disposizione e vorrebbe impiegarle per scoprire una città che non conosce.
Non vale la pena quindi sospirare borbottando «che tempi». Si sa, i tempi cambiano. E non sempre in peggio.
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