L'«Italian Glamour» in una grande mostra a Rio, con abiti indossati dalle dive

Esposti fino al 6 luglio nella città brasiliana 130 abiti della collezione Quinto-Tinarelli. La mostra arriverà in Italia nel 2015

Glamour vuol dire fascino e l'italian glamour è il nostro biglietto da visita all'estero. Nella moda si traduce in creatività, unicità e seducente eleganza, e l'interesse è grande se nelle stesse settimane s'inaugurano ben due mostre dedicate a questo tema, la prima a Londra e la seconda a Rio de Janeiro.
In ambedue ci sono abiti griffati tratti dalla preziosa collezione di due grandi appassionati del settore come Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, che hanno raccolto piùdi 6mila pezzi di couturier internazionali, tra vestiti e accessori di sarti e designer internazionali dal dopoguerra ad oggi, formando uno dei più grandi archivi storici in Europa,

Dieci modelli di questa collezione sono tra i 95 dell'esposizione «The Glamour of Italian Fashion (1945-2014)», aperta al Victoria and Albert Museum di Londra fino al 27 Luglio.
Ma ben 130 sono gli abiti da giorno e da sera creati da couturier italiani e selezionati dalla collezione Quinto-Tinarelli, protagonisti di «Italian glamour, l'essenza dello stile iItaliano attraverso la moda e il costume nel XX secolo»: la grande mostra appena inaugurata nella Fondazione Cidade Das Artesa di Rio de Janeiro, dove rimarrà fino al 6 luglio, per poi arrivare in Italia nel 2015.
La mostra inaugurata questo week end alla presenza dell'ambasciatore d'Italia in Brasile, Raffaele Trombetta, con un cocktail party ad inviti nel foyer della Grande Sala della Cidade Das Artes, racconta l'essenza dello stile italiano attraverso la moda femminile e il costume nel XX secolo.

Si va dalle creazioni degli esordi di Emilio Pucci, Ferragamo e Roberta di Camerino alla gran sera degli anni '50 con modelli di Schuberth e delle Sorelle Fontana, seguiti dagli abiti dell'alta moda romana negli anni Sessanta e Settanta con modelli di Valentino, Capucci, Forquet, Lancetti, Andrè Laug, Balestra, Barocco, Sarli, Gattinoni e Galitzine.

Il pret-à-porter degli anni '80 con base e diffusione a Milano è rappresentato invece da modelli di Armani, Versace, Krizia, Missoni, Ferrè fino a Gucci, Cavalli, Dolce Gabbana, Alberta Ferretti, Anna Molinari e Prada.
L'obiettivo della mostra è di definire lo stile italiano evidenziandone gli elementi che hanno creato un'aurea di mito intorno al Made in Italy.
Molti dei 130 modelli in mostra sono documentati da fotografie che li vedono indossati da famose mannequin, da personaggi del cinema, da icone del jet set.
Abiti appartenuti alla Duchessa di Windsor, Ava Gardner, Liza Minnelli.
Vestiti resi unici da Grace di Monaco, Maria Gabriella di Savoia, Salima Aga Khan, Jacqueline Kennedy, Marilyn Monroe, Liz Taylor, Audrey Hepburn, Marisa Berenson, Veruschka, Grace Jones, Lady Diana e più recentemente da Beyoncè e Lady Gaga.

E interpretati in passerella da top model come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Nadja Auermann, Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Carla Bruni e dalla brasiliana Dalma Callado.


In questo caso, invece, quattro giovani aristocratiche romane, Lavinia Borghese, Edmèe di Robilant,Sofia Odescalchi e Melusine Ruspoli,sono state le testimonial di «Italian Glamour», indossando gli abiti della collezione Quinto-Tinarelli sul set fotografico realizzato per la mostra a Palazzo Pamphilj, sede dell'ambasciata del Brasile a Roma.
Per l'invito dell'esposizione è stato scelta una creazione del 1966 di Alberto Fabiani, che ricorda i marciapiedi di Copacabana e Ipanema di Burle Marx.

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