Se in Germania la pubblicazione di «Mein Kampf» resta una questione esplosiva, il testo ha però una sua storia editoriale in moltissimi altri Paesi. Negli Usa il libro può essere acquistato nelle librerie o in rete. Il governo americano, infatti, si impossessò dei diritti d'autore nel 1941, in seguito all'ingresso degli Usa nella guerra e, nel 1979, la casa editrice Houghton Mifflin (specializzata in libri didattici) acquistò i diritti da Washington. Mediamente ogni anno ne vengono vendute sì e no 15mila copie. Nell'altro grande nemico della Germania nazista, l'Urss, il libro era stampato in un ristretto numero di copie per i vertici del Pcus, ma era di fatto proibito. Dopo la caduta del comunismo, in Russia è stato pubblicato tre volte. Nel 2006 ci sono state svariate proposte per vietarlo, ma circola comunque. Al momento però i maggiori successi editoriali sembrano essere nel mondo islamico. Un'edizione in lingua araba è stata pubblicata in Libano. Una nuova edizione turca è diventata un best seller nel 2005. In Iran il libro è venduto liberamente e con successo.
E in Italia? Venne stampato per la prima volta nel 1934 dalla casa editrice Bompiani, su ordine del Duce. Nel dopoguerra è stato pubblicato per lungo tempo dalle Edizioni di Ar ed è stato poi ristampato nel 2009 dalla Kaos Edizioni, con il commento critico di Giorgio Galli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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