da Pietrasanta (Lucca)
Se l'arte vera non ha tempo né età, ha senso che Pietrasanta (Lucca) celebri il quattrocentocinquantesimo anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti con una serie di mostre e iniziative tutte dedicate al contemporaneo. Su una delle piazze più vivaci nell'estate italiana, a Palazzo Panichi, è allestita la personale di Nunziante, pittore figurativo che opera all'interno della tradizione e cerca nei generi classici i semi della modernità. Ecco quindi la curiosa installazione del giamaicano Nari Ward che apre la mostra «Ombra, polvere e una promessa di futuro» curata da Alessandro Romanini per il Centro Arti Visive (curioso l'acronimo CAV): dodici passeggini colorati che possono essere utilizzati dal pubblico per un momento di relax e contemplazione del bello. Ovvero l'attuale che permette di interagire con la storia.
Dentro la chiesa di Sant'Agostino c'è la scultura dell'inglese Anthony Gormley, sospesa nella navata una spirale in acciaio dai significati misteriosi e simbolici. Poi sparsa nelle salette del chiostro e nel giardino interno una serie di artistar internazionali: Ai Weiwei con 12 monitor dove il dissidente cinese documenta il tempo della vita reale, tra quotidianità e impegno politico; Marina Abramovic con una foto del lavoro del 1997, Balkan Baroque , vincitore del premio alla Biennale di Venezia. È una riflessione sul mondo, sui confini e sulle identità quella dell'anglo libanese Mona Hatoum, mentre di Michelangelo Pistoletto vi sono due lavori, Walking Sculpture e un dittico di specchi recenti. Intenso, e forse il più pertinente nel contesto generale della mostra, il marmo nero di Anish Kapoor realizzato nelle cave versiliesi. Secondo il curatore Romanini il legame tra Michelangelo e l'arte contemporanea sta proprio nella polvere, «origine e fine del percorso umano ma anche simbolo e indicatore della materia, condensato della resistenza che la materia stessa oppone alla volontà dell'artista di dare forma al pensiero e alle idee».
Conclude questa particolare celebrazione una mostra di inediti del regista David Lynch, dal 23 agosto al
14 settembre ancora a Palazzo Panichi. Esposta la serie di foto Women and Machines , le nuove litografie stampate all'Item Atelier di Parigi, dove lavorarono Picasso, Chagall e Miro, oltre al cortometraggio inedito Idem .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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