Il direttore dorchestra Riccardo Muti è atteso per questoggi a Milano. Non per un concerto, ma per un consulto con il medico di fiducia del San Raffaele. Una gastrite fattasi acuta ha costretto Muti ad annullare i concerti americani programmati fino al 17 ottobre. Erano tutti alla testa della Ferrari delle orchestre: la Chicago Symphony Orchestra. Muti ne è direttore musicale da un paio di settimane, incarico festeggiato con una raffica di concerti decollati il 19 settembre. E che decollo. Critica in visibilio, dal New York Times in giù, pubblico anche, e soprattutto loro: gli orchestrali «non vediamo lora che ritorni», fanno sapere. La città di Obama è, insomma, elettrizzata. E la serie di italiani che qui hanno lasciato il segno, da Enrico Fermi a Renzo Piano, si arricchisce del nome Muti, pure impresso a un tratto di una via-icona di Chicago, ora «Muti mile». Di fronte al bivio se stare a Chicago e scendere a patti con la salute, facendo magari saltare allultimo qualche concerto, oppure fare una scelta drastica, Muti ha deciso di rinunciare in toto al secondo blocco di concerti dautunno. Saltato anche il concerto più glam della stagione, quello del 2 ottobre con la dea del violino Anne-Sophie Mutter. Lumore di Muti? È quello di una persona che deve piantare in asso ciò cui tiene particolarmente. «Ho avuto il privilegio di fare musica meravigliosa con questa grande Orchestra, confido che si continuerà al mio ritorno», cioè dal 3 febbraio.
Nel frattempo ci sono gli impegni con lItalia. Novembre si apre con il tour austriaco con lOrchestra Cherubini, si approda al Musikverein, la sala che ha fatto la storia dellinterpretazione. Dicembre è poi tempo dinaugurazione, quella della stagione del teatro dell'Opera di Roma. Quanto alla notizia, in circolazione in questi giorni, di un no di Muti alla proposta di assumere la direzione musicale del teatro, si sa che il direttore onorerà tutti gli impegni presi, compreso il Nabucco per i 150 anni dellUnità d'Italia. Si sa che i rapporti con le maestranze romane permangono positivi, nessuno strappo insomma. Bene, ma il titolo? Muti accetta la direzione musicale? Lui liquida la questione come non essenziale.
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