L'amore non fa miracoli, soprattutto se a raccontarlo è una delle coppie peggio assortite in tv, il logorroico, incontenibile, straripante Massimo Gramellini, decano dei sentimenti buoni e della posta del cuore, e Ambra Angiolini, annoiata dall'ingombrante conduttore, a disagio nel ruolo di comprimario che forse non meriterebbe.
Cyrano, un'ora e mezza il venerdì in prima serata su Raitre, sta andando proprio male, un misero 3 per cento, e i vertici di viale Mazzini stanno meditando il taglio di due puntate, riducendolo da sei a quattro. Un conto è scrivere ogni giorno qualcosa di zuccheroso e melenso che si legge in pochi minuti, un altro è occupare lo schermo con interminabili monologhi di cui si perde per strada il filo, perché Gramellini sarà anche una buona penna sui suoi argomenti, però non ha il dono dell'intrattenimento avvincente. Funzionava con Fabio Fazio a dettargli i tempi, ma è narcisisticamente convinto di saper fare tutto, anche l'one man show. Così il programma affonda.
Raccontare la letteratura, per esempio, non significa svelare la trama di un romanzo. Nella terza puntata parte un bel pippone su Jane Austen, ma il giornalista non ha la verve e la retorica di Baricco, si impappina, il lessico è povero, la gestualità sempre uguale. Non ti ricordi più se sta parlando di Orgoglio e pregiudizio o dei fatti suoi, ti sfugge da dove sia partito, il ragionamento non lo segui più ed è già passato un quarto d'ora. Dalla lezioncina liceale alla cronaca, ecco sciorinato il repertorio di «eroi positivi» in puro stile gramelliniano: la salvatrice di migranti (e te pareva!) a Bardonecchia contro i cattivi gendarmi francesi, il naufrago solitario, il salvatore di bambini. Solo che di queste storie Gramellini ti racconta già tutto, così non c'è più niente da scoprire e Ambra, insofferente, guarda nel vuoto, sperando come noi che finisca presto l'elenco di simboli desueti, di luoghi comuni commentati da una chitarrina di sottofondo in stile filodiffusione anni '70.
Dopo la vita quotidiana è il turno dei vip: i «nuovi reali d'Italia» Fedez e Chiara Ferragni e la loro superficialità amorosa; Malcom Pagani, vicedirettore di Vanity Fair, a parlare di amicizia; il regista Sebastiano Russo; Luna Vincenti, moglie arrabbiata e aggressiva di Michele Placido, ce l'ha con il mondo perché non se la filano da cantante e va a finire che è colpa del marito famoso.
Unico guizzo l'intervista sulla chaise longue a Stefania Sandrelli. Il carisma dell'attrice viareggina mette in difficoltà Gramellini che si imbarazza a parlare di sesso.
Anche la moda del #MeToo è affrontata con sufficiente distacco da una seduttrice di talento che dagli uomini non si è mai lasciata intimidire. Ma a questo punto il programma è quasi finito (e con esso l'agonia) e ben pochi telespettatori hanno resistito sul divano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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