Gian Battista Bozzo
da Roma
Laumento della tassazione al 20% sui titoli di Stato (Bot, Cct, Btp) proposta dallUnione varrà per tutti quelli di nuova emissione, non per lo stock in essere. Nessuna esenzione però sul «piccolo risparmio». Lo conferma Piero Fassino un una lunga intervista allUnità: «La proposta di applicare il 20% ai piccoli risparmi labbiamo avanzata in modo responsabile e onesto». Comunque, «quando i cittadini hanno comprato i titoli, sapevano che la tassazione era al 12,50%: e così resterà», garantisce il segretario dei Ds. «Non abbiamo alcuna intenzione di toccare le aliquote dei titoli già in possesso ai risparmiatori», gli fa eco Pierluigi Bersani. Quanto allimposta di successione, che il centrosinistra reintrodurrà in caso di vittoria, «riguarderà le grandi fortune, ad esempio sopra i 500 mila euro», dice ancora Bersani. E Massimo DAlema giura: «Non aumenteremo limposizione sulla casa, né quella sul lavoro, ma la tassazione dei guadagni di Borsa sì».
Titoli a doppia tassa. Le precisazioni dei leader dellUnione sono tuttaltro che tranquillizzanti. Lipotesi di tassare al 20% solo i titoli pubblici di nuova emissione rischia di creare sconquasso nel mercato secondario dei titoli di Stato: avremmo la maggior parte dei titoli tassati al 12,50% e una residua parte al 20%. Un Btp decennale «pre voto» varrebbe di più di uno «post voto», perché tassato di meno. Un investitore che acquistasse sul mercato secondario un titolo «pre voto» dopo la modifica della tassazione, pagherebbe meno imposte di un altro investitore che acquistasse, nello stesso giorno, lo stesso titolo a unasta del Tesoro: fantastico. In compenso, calerebbe il prelievo (dal 27 al 20%) sui conti correnti bancari.
Le «grandi fortune». Anche sulla tassa di successione le ambiguità dellUnione sono evidenti. Assodato che Prodi e i suoi alleati vogliono reintrodurre limposta, quale sarà il limite di esenzione? In tivù, nel dibattito con Berlusconi, Prodi ha detto: «Prima lesenzione era a 250 milioni, ora possiamo pensare a 250mila euro». Poi a sinistra si sono accorti che 250mila euro è il valore di un appartamentino di periferia in qualsiasi città italiana, ed allora si è deciso di raddoppiare: 500mila euro. «Proponiamo di reintrodurre la tassa di successione sulle grandi fortune, oltre i 500mila euro», puntualizza Bersani. Il discorso non cambia. Anche perché lUnione pensa di aumentare gli estimi catastali degli immobili. Una misura che renderà più oneroso lacquisto delle case (limposta di registro si paga sul valore catastale).
Estimi e Ici. «Non aumenteremo lIci», promettono Prodi, Fassino e Bersani. Ma se aumentano gli estimi catastali, lincremento dellimposta è obbligato. La sinistra poi prende impegni che non può mantenere: la decisione sullaliquota dellIci spetta infatti ai Comuni, che sono titolari dellimposta. LUnione fa dunque un gran parlare di speculazione finanziaria, di rendite milionarie, ma nel mirino ci sono sempre le solite cose: la casa e i titoli pubblici. «Dietro il fumo che lopposizione leva sulle tasse, cè il fondato sospetto che si prepari un incendio», commenta Giorgio La Malfa.
Lavoro e pensioni. Il botta e risposta sul fisco, fra laltro, sta avendo leffetto di far passare in secondo piano due punti pericolosissimi nellagenda del centrosinistra: la riforma della legge Biagi, che da sola è riuscita a far aumentare loccupazione anche in un periodo di bassa crescita, e la riforma delle pensioni. Quella che io chiamo Legge Maroni sarà oggetto di immediata riforma», assicura Massimo DAlema. «Se andremo al governo, aboliremo lo scalone del 2008, che prevede laumento delletà pensionabile», promette Fausto Bertinotti.
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