Danni e risse in Centrale Il treno delle discoteche ora viaggia con la scorta

Salgono sui treni dopo una notte di baldoria nelle discoteche del Bresciano e riprendono il divertimento tra botte ai controllori, passeggeri rapinati e carrozze devastate. Episodi che si ripetono ad ogni fine settimana e hanno costretto la Polizia Ferroviaria a triplicare le scorte sui convogli, come trasportassero ferocissimi ultras del calcio.
Da anni infatti l’area compresa tra Brescia e Palazzolo sull’Oglio si è trasformato in una sorta di «distretto della discoteca» con grandi capannoni dove viene sparata a tutto volume musica tecno. I locali sono spuntati come i funghi: 3 a Rovato, 2 a Erbusco e Corte Franca, altri ancora a Chiari, Paderno, Castelcovati, Castegnato. A ogni fine settimana giovani milanesi si spostano in massa verso questo enorme divertimentificio. Una migrazione che non avviene più in auto perché dopo una notte di baldoria c’è il rischio del ritiro della patente e del sequestro. Così tutti in treno, utilizzando il locale Milano Verona che ferma a Chiari, Rovato e Ospitaletto. Tre treni per l’andata alla sera tra le 21.25 e le 22.25, cinque per il ritorno con passaggio nelle tre stazioncine le 4.30 e le 7.30. E durante i viaggi i ragazzi sfasciano tutto, picchiano e rapinano passeggeri. Il 12 dicembre l’episodio più grave: sbarcati all’alba in Centrale hanno assaltato il Gran Bar e picchiato a sangue il titolare, poi operato d’urgenza al Fatebenefratelli.

Per arginare il fenomeno la Polfer è stata costretta a triplicare la presenza sui convogli. Solitamente infatti due o tre agenti viaggiano pressoché su tutti i treni nazionali, ma su questa tratta particolare, arrivano a salire sui convogli fino a dieci agenti.

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