Dante e il Bardo come non li avete mai visti

Trilogie shakespeariane, workshop di danza contemporanea e reading danteschi in cui Albertazzi, tra un endecasillabo e l’altro, evocherà sul palco la figura del sommo poeta. Nel variegato paniere di «Europa duemilasette, teatro e danza a Roma», rassegna internazionale realizzata in collaborazione con l’Eti per le celebrazioni del 50° Anniversario dei Trattati di Roma, spicca la presenza di due giganti: Shakespeare e Dante. Dal 18 settembre al 5 ottobre nei teatri Argentina, Valle e India verranno ospitati 12 spettacoli tra prosa e danza tempestati di incontri, workshop e laboratori. Il progetto culturale, illustrato dal presidente del Teatro di Roma Oberdan Forlenza, come un prezioso interscambio che rafforza il dialogo a sigillo della vera Europa, consolida la vocazione internazionale del teatro Argentina che nel 2005 ospitò il Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa e l’anno passato accese i riflettori sui balcani con la rassegna Post Jugoslavia. «Europa duemilasette guarda sia a Oriente che a Occidente» dice Forlenza, sottolineando la vocazione eterogenea e internazionalista della rassegna che sarà inaugurata con il reading Dante legge Albertazzi. «Un titolo che è un lapsus, o forse solo un’immedesimazione perché nel corso degli anni sono diventato intimo di Dante. Durante le mie letture voglio far ridere il pubblico grazie a un poeta che è anche erotico e comico - spiega Albertazzi -. Amo l’autore della Divina Commedia dai tempi del liceo, ne apprezzo l’ironia e il distacco. Ma non leggerò con rigore i suoi versi: rispetterò l’endecasillabo, ma stralcerò da canti e sonetti le parti più noiose» mormora Albertazzi che il 18 settembre, al teatro Argentina, tenterà di evocare il genio di Dante grazie al sound dei suoi versi universali. Il cartellone di «Europa duemilasette» prosegue al Valle con la trilogia shakespeariana Otello (19 settembre), Amleto (21 settembre) e Macbeth (23 settembre) curata da Eimuntas Nekrosius. Retrospettiva che culminerà con l’ultima spietata regia cechoviana del maestro lituano, Il Giardino dei ciliegi (28-29 settembre) spettacolo cult nel Theater der Welt nel 2005. I giovani talenti della danza diretti da Galin Stoev - enfant prodige del teatro bulgaro trapiantato in Belgio e acclamato in Francia - sbarcheranno all’India il 20 e 21 settembre con Genèse n.2, visionaria rilettura della Genesi con testi del siberiano Ivan Viripaev (autore di Oxygène) e Antonina Velikanova. Il festival itinerante «Madrid danza a Roma» approda dal 25 settembre, sempre all’India, per proporre le nuove tendenze della danza contemporanea spagnola. La rassegna propone i lavori di quattro compagnie e culminerà il 29 settembre con un Gala di solisti iberici e italiani.

Gran finale, il 5 ottobre, con il progetto ludico Bdanse della compagnia francese fondata da Emilio Calcagna e Olivier Dubois. Sul palco dell’India verranno proposti due pezzi brevi ispirati ai fumetti di Stéphane Blanquet e Régis Loisel.

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