Diego David
Gianni Giuliano (Forza Italia), dal 2001 presidente della Provincia di Imperia dopo essere succeduto a Gabriele Boscetto, attende le elezioni di domani e lunedì con la serenità di chi sa di aver intrapreso in questi cinque anni un cammino importante e agli elettori chiede per se stesso e per la coalizione che rappresenta di «Non fermarsi a metà strada». Nato a Sanremo nel 1949, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Torino. Pur essendo iscritto all'albo degli avvocati, ha intrapreso la carriera di dirigente amministrativo nell'ambito dell'Asl 1 imperiese, dalla quale è in aspettativa. I suoi avversari sono Fulvio Vassallo (Unione) e Massimo Saviozzi (Nuova DC).
Pur forte del «cappotto» che alle recenti politiche il centro-destra ha dato all'Unione portandosi via il successo in tutti i 67 comuni della provincia, Giuliano in questa campagna elettorale non si è risparmiato.
Allora presidente, è stanco?
«Ogni campagna elettorale è impegnativa. Ne ho fatte molte, quindi so che non vanno mai sottovalutate, anche quando, come me, si ha la consapevolezza di aver operato in questi cinque anni con grande impegno raggiungendo risultati importanti. E
».
E?
«E la soddisfazione di aver trasformato in realtà molti degli intendimenti che hanno segnato questo viaggio, che mi inducono a chiedere agli elettori di poter portare a compimento il progetto di una Provincia di Imperia più vivibile e prestigiosa».
Cosa le hanno lasciato questi cinque anni?
«Direi che in questi cinque anni da presidente, ogni giorno ho imparato qualcosa, dalla quotidiana attenzione alle esigenze dei cittadini, dal costruttivo ed efficace confronto con tutti i colleghi amministratori di ogni parte politica, dalla costante collaborazione con tutto il personale».
Venendo al sodo, quali ritiene siano stati i punti di forza dei suoi cinque anni di amministrazione?
«Prima di tutto direi l'attenzione ai giovani e al mondo dei loro studi. In particolare per quanto riguarda l'edilizia scolastica delle scuole superiori e il potenziamento del Polo universitario imperiese, sorto nel 1992 proprio per volontà della Provincia e diventato sempre più sede culturale. Un importante investimento, a testimonianza della fiducia che riponiamo nell'incremento dell'attività universitaria e nelle ricadute che ne deriveranno, è stato quello della creazione dello spazio teatrale intitolato a Italo Calvino, che costituisce le nuova sede del Dams. Mi preme anche sottolineare la risoluzione dell'annosa questione relativa alla mancanza di spazi del Liceo Cassini di Sanremo che si è conclusa con l'acquisto e la prossima ristrutturazione di Villa Magnolie destinato al Liceo».
Poi?
«Poi la tutela del territorio. In cinque anni abbiamo speso 37 milioni di euro per far fronte agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e risistemare pressoché tutte le strade provinciali danneggiate dalle alluvioni e oltre 31 milioni per interventi tesi a mitigare il rischio idrogeologico e per realizzare il riassetto della rete idrografica provinciale».
Cosa dice agli elettori?
«Di guardare insieme al futuro di questa provincia come alla bozza di un capolavoro. Occorrerà perfezionare il tratto, studiare i particolari, armonizzare i colori, ma i segni tracciati in questi cinque anni inducono a non lasciarlo incompiuto».
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