RomaIl cinema italiano viene riconosciuto, nei suoi meriti, dalle candidature ai Premi David di Donatello 2010, presentate ieri alla Rai, che il 7 maggio trasmetterà la cerimonia (presenta Tullio Solenghi) su Raisat Cinema, Rai4 e Raiuno. In cima alla classifica del gradimento generale, si posiziona La prima cosa bella di Paolo Virzì, che incassa con soddisfazione le 18 nominations e, mentre pensa al prossimo lavoro, dedica il suo tempo libero al neonato figlio Jacopo. Subito dopo la fortunata commedia familiare del regista labronico, cè Luomo che verrà (16 candidature), discussa pellicola storicizzante di Giorgio Diritti, che stavolta viene omaggiato come aspettava da tempo, grazie anche al lancio dal Festival di Roma. Ed è ancora la storia a portare in vetta il miglior cinema, con Vincere di Marco Bellocchio (15 nominations), che con il suo impegno civile continua la propria originale produzione, essendo già allopera su una nuova sceneggiatura. In penultima posizione, rispetto alla cinquina classica del David, arriva Baarìa (14 nominations), il bel film di Giuseppe Tornatore, purtroppo penalizzato da una certa prolissità narrativa. Chiude la classifica lultimo film di Ferzan Ozpetek, Mine vaganti (10 nominations), che al botteghino ha ottenuto risultati ottimi. Questanno sono stati presi in esame 22 film a differenza dei 13 della scorsa edizione e «ciò significa che - come ha osservato Gian Luigi Rondi, presidente dellEnte che assegna gli Oscar italiani e del Festival del Film di Roma - malgrado i corvi che si sentono svolazzare attorno, il cinema italiano è sempre più vivo e sempre più importante». Purtroppo, se le nostre opere non si impongono allestero, al Festival di berlino o agli Oscar «la colpa è di chi li giudica, sia i membri dellAccademia di Hollywood sia i selezionatori del Festival di Berlino» ha sottolineato sempre Rondi senza remore diplomatiche.
Tra le novità della 54ª edizione, Bud Spencer e Terence Hill, interpreti dinnumerevoli film per tutti, otterranno uno speciale riconoscimento alla carriera (insieme a Tonino Guerra e a Lina Wertmueller).
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