DEBUTTANTI

Dietro le quinte del «casting» per l’evento che si terrà il 7 giugno ad Ariccia

DEBUTTANTI

Belle, sorridenti, emozionate. Alcune con la faccia «pulita», jeans e scarpe basse. Altre più sensuali con pantaloni stretch e tacchi alti, se non addirittura altissimi. Per lo più sono state accompagnate dalle mamme - molti papà non sanno che sono lì - o da amiche. Ma c’è anche chi, già avvezza alle audizioni, è venuta sola e, in attesa del suo turno, sfoglia serenamente una rivista.
Sono per lo più di Roma e dei Castelli le candidate che, martedì 18 marzo, si sono presentate nella sede del Balletto di Roma per le selezioni del Gran ballo nazionale delle debuttanti, che si terrà il 7 giugno a Palazzo Chigi a Ariccia. Una piccola «tribù» da casting che sogna di stare, per una volta, sotto i riflettori e poi tornare alla vita di ogni giorno. «Se necessario», sussurra qualcuna.
Malgrado abbiano idee chiare sul futuro professionale e molte siano pronte a giurare di non aver mai pensato a una carriera nello spettacolo, infatti, a fine mattinata non ce n’è una che non si dica pronta a abbandonare tutto nel caso in cui arrivi «la grande occasione». Il «tipo» dominante ha capelli scuri, lunghi e lisci. Su trenta candidate, ci sono solo due bionde, due con capelli mossi e una con i capelli corti. Hanno da sedici a ventidue anni. Alcune sono minute, altre più formose, altre ancora - le più invidiate quando si prendono le misure per l’abito - sono slanciate e androgine. In comune hanno il sogno di trasformarsi in piccole principesse e magari essere notate da qualcuno. Che sia un ragazzo o un talent scout.
«Vorrei fare la modella - confessa Tiarè, 17 anni - Spero possano nascere occasioni di lavoro». Valentina, 18, preferisce il dietro le quinte: «Vorrei diventare costumista o lavorare nel mondo dell’arte». La strada sembra essere lastricata di audizioni per Elisa, 21 anni: «La scorsa estate sono arrivata alle selezioni regionali per miss Italia, ma, per motivi personali, mi sono ritirata. Mi interessa la moda». Alle audizioni, lei, mora dagli occhi chiari, è finita accanto alla biondissima Ilenia, 20 anni, che lavora in uno studio di fisioterapia - «È la mia prima selezione, ma voglio farne altre» - e le hanno già ribattezzate «la bionda e la mora» con un beneaugurante formulario da velina. Poi ci sono le «eccezioni». Come Giulia, 22, iscritta alla facoltà di Fisica, che vuole lavorare nella ricerca. Uppure Ramona, 16, futuro architetto. O ancora Marzia e Chiara, entrambe ventenni, che vorrebbero lavorare in una Ong.
Dopo le chiacchiere di rito per fare conoscenza, ingannare l’attesa e trovare l’amica con cui farsi forza e, si spera, gioire ai risultati, vengono chiamate le prime ragazze. Devono fare dei passi di valzer e presentarsi, spiegando chi sono e perché siano lì. Una prova «semplice», che diventa complicatissima se devi fare i conti con i tacchi troppi alti, la tensione che irrigidisce il corpo, l’emozione di ballare con Raffaele Paganini e suo fratello Alfonso, oltre all’ansia di non farcela. Così i tacchi si sfilano e si balla a piedi nudi, iniziano le risate nervose, si ripete che è un gioco, anche se si scoppierebbe e piangere al «no». «Nel valzer bisogna lasciarsi condurre, farsi trascinare», ripete Alfonso Paganini. E il segreto è lì: non contano i passi, chiudono gli occhi e si lasciano andare, magicamente «a tempo». Ecco le principesse scalze che già si vedono a Palazzo Chigi. Belle come non sono state - o non si sono sentite - mai. Pronte a lavorare duramente per il loro sogno, a combattere la timidezza, i chili di troppo, a rinunciare alle «trasgressioni» - «Tolgo il piercing?», chiede Ivana, 18 - pur di essere protagoniste per una sera.
Alla fine, il premio è più grande: venti di loro, due ragazze segnalate dall’Ambasciata dello Zimbabwe e due principessine libanesi, saranno le «regine» di un reality che durerà dal 31 maggio al ballo. Al loro fianco, partner d’eccezione. Altro che i cadetti della tradizione: saranno trentadue nomi più o meno noti dello sport e dello spettacolo.

Chi sognano? Come sempre, cavalieri più «grandi»: in testa Bova e Totti - per par condicio, c’è pure chi vorrebbe Di Canio - Garko e Ligabue. Bocciati i più giovani Vaporidis, Muccino e Scamarcio. «Ma alla fine - dicono - l’accompagnatore conta poco: le protagoniste saremo noi». Non abbiamo dubbi.

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