«Un deciso no alla rimozione dei sampietrini»

Stefania Scarpa

«No al partito dell’asfalto! Salviamo il sampietrino!». Così recita lo striscione esposto da un piccolo gruppo di manifestanti di An in Largo di Santa Susanna a Roma. «La giunta di Veltroni ha già rimosso oltre due milioni di sampietrini e ne sta rimuovendo un altro mezzo milione nelle vie del centro storico - ha detto il capogruppo di An al Comune Marco Marsilio -. Noi contestiamo questa logica in generale e in particolare la battaglia personale che ogni estate l’assessore D’Alessandro lancia contro il sampietrino approfittando della disattenzione dei romani in vacanza». «Il sampietrino - ha continuato Marsilio nel corso della manifestazione - è un bene storico e architettonico di Roma che viene sacrificato solo per l’incapacità tecnica di far seguire una manutenzione appropriata». Al blitz di ieri mattina a largo di Santa Susanna ha partecipato un gruppo di militanti del partito di An, tra cui anche il consigliere del Municipio I Stefano Tozzi e vicepresidente della commissione Lavori Pubblici, che ha distribuito volantini ai passanti. «È stato detto da più parti che il sampietrino non regge il peso del traffico - hanno affermato Tozzi e Marsilio -. Chi asserisce questo sbaglia, perché le vibrazioni di cui sarebbe responsabile il porfido sono in realtà causate dal sottosuolo». La manutenzione del sampietrino, come se non bastasse, in realtà sarebbe meno costosa di quella dell’asfalto. «Ormai stanno togliendo già i sampietrini a via Bissolati - ha continuato Marsilio indicando i cantieri vicino al presidio -. Noi contiamo di salvaguardare quelli di via Nazionale, il cosiddetto porfido rosso che è un esempio unico al mondo». La manifestazione di ieri, promettono gli esponenti di Alleanza nazionale, è solo l’inizio di una battaglia in difesa del tradizionale selciato della capitale. «Alla ripresa dei lavori - ha concluso il capogruppo in aula Giulio Cesare - presenteremo in Consiglio comunale una mozione di indirizzo per tutelare il sampietrino, un valore anche estetico per una città che ha la sua forza nel proprio patrimonio storico». Insomma si preannuncia un autunno “caldo” contro quella che i militanti di An definiscono la «lobby dell’asfalto». Alle dichiarazioni di Tozzi e Marsilio fa eco Federico Mollicone, capogruppo di An in I Municipio: «Smantellare la pavimentazione tradizionale e sostituirla con l’asfalto - afferma - vuol dire oltraggiare l’immagine di Roma in tutto il mondo. Cogliamo l’occasione poi per denunciare come ancora una volta il Comune di Roma calpesti il decentramento sostituendosi alle competenze del I Municipio: alcune delle strade che rientrano nel programma di manutenzione straordinaria infatti fanno parte del centro storico. Esempio è quello rappresentato da via Nazionale e dal porfido rosso di cui si compongono i suoi sampietrini.

Alla ripresa dell’attività, prevista per settembre - conclude - porteremo al Consiglio straordinario urbanisti e associazioni, affinché il dibattito sulla difesa di una delle principali strade della città sia riaperto». Sulla questione «sampietrini sì o no» è intervenuto anche il soprintendente al Polo Museale capitolino Claudio Strinati, a margine della presentazione del progetto di restauro del Vittoriano.

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