Democratico per modo dire

«Dalle nostre parti le uniche bestie sono gli immigrati romeni. Loro sì che lo stupro l’hanno nel sangue». Non finisce mai di stupire il sindaco Pd (eletto nel 2007 sotto le insegne dell’Ulivo) di Montalto di Castro Salvatore Carai, 54 anni e tre figli; lo stesso uomo che anticipò con 20mila euro prelevati dalle casse comunali le parcelle degli avvocati per sei degli otto minorenni che nel 2007 stuprarono una quindicenne di Tarquinia; lo stesso uomo che di fronte alle proteste di Anna Finocchiaro rispose apostrofando la presidente del gruppo Pd al Senato con un signorile «talebana del c...». E tre giorni fa l’ultima chicca di un «democratico» per modo di dire.

Questa volta il sindaco è incappato nelle ire delle istituzioni romene, che per mezzo della denuncia di Marian Mocanu, consigliere del presidente del Senato della Romania, hanno fatto sapere di considerare la frase di Carai «ingiuriosa nei confronti della comunità romena italiana e laziale, e spia di un clima di palese romenofobia che ha offeso ed offende il milione di romeni residenti in Italia».

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