DESERT THERAPY

Succede alle prime luci dell'alba. Quando i raggi del sole riscaldano la sabbia gelata e le dune si liberano dal mantello di tenebra, qualcuno può riuscire a sentirlo: il richiamano del deserto. L'hanno battezzata Desert Therapy, e per provarla in fondo basta poco. Due ore di volo diretto da Milano a Tozeur, e cinque minuti di tragitto in taxi fino al cuore della città, la più bella del sud tunisino, che un attento lavoro di restyling ha trasformato, non senza pretese, in un gioiello di charme alle porte del grande Erg. L'atmosfera c'è da sempre: mura color ocra circondate da 1000 ettari di palmeto, con 260mila palme irrigate da 200 sorgenti che nutrono i datteri più pregiati del Paese, i dolcissimi Deglet nour.
Ma nelle case e nei palazzi di sabbia e argilla della città, negli ultimi anni sono stati aperti hotel di charme che aggiungono fascino al fascino. Come Dar Cherait (www.darcherait.com) e Dar Tozria, una villa nella palmerie (il palmeto) con pezzi d'antiquariato berbero e cuoca privata, che fra gli ospiti vanta Alberto di Monaco. Come Dar Tozeur nella medina, tre piani, sei suite, bagni in marmo, saloni, hammam, spa, patii e piscina riscaldata, fra le travi e le ceramiche dell'antica struttura.
A Tozeur è stato aperto anche un green inaspettato per queste latitudini, il Tozeur Oasis Golf, 18 buche firmate da Ronald Fream, irrigato con acqua riciclata che crea un tappeto d'erbetta fresca su un terreno di dune. Miracoli dell'ingegneria. Eppure l'abilità di portare acqua in mezzo alla sabbia da queste parti non è nuova. Le 200 sorgenti che danno la vita al palmeto, ad esempio, non sono figlie della natura: sono frutto di un sistema di canali messo a punto nel XIII secolo dal matematico Ibn Chabbat, nativo di Tozuer, le cui tavole sono conservate nel cittadino Museo delle tradizioni popolari. E poco lontano dalla città un'altra distesa d'acqua, questa volta salata, ha dato origine a un grande lago, Chott el Jerid, che per dieci mesi all'anno può essere attraversato a piedi: l'acqua è bassissima, ma è consigliabile rimanere sul viadotto per non imbattersi nel fango che, recita la leggenda, nella notte dei tempi inghiottì nel nulla una carovana di mille dromedari.
Poco lontano da Tozeur c'è anche Douz, la città alle porte del deserto che ogni anno, dal 1967, ospita il Festival internazionale del Sahara; tre giorni di musica, danza ed esibizioni di lotta tra cammelli (quest'anno dal 23 al 26 dicembre, www.festivaldouz.org.tn). Qualcosa di simile accade pure a Tozeur, dove l'appuntamento con musica e cultura si chiama «Festival delle Oasi», e propone incontri di letteratura, poesia, cinematografia del deserto (dal 24 dicembre, www.festivaldesoasisdetozeur.com). Il calendario è fitto ma rimane il tempo per scoprire, sempre in città, lo zoo del deserto, il Museo Dar Cherait con le collezioni di costumi e oggetti tradizionali, l'eco-museo Eden Palm (www.eden-palm.com) dedicato alla palma da dattero. Una sosta al Sahara Lounge (www.sahara-lounge.com), altro parco ecologico con percorsi avventura per adulti e bambini e, alla sera, divanetti sotto le tende illuminate da candele. Poi si lascia di nuovo Tozeur per le meraviglie dei dintorni. La prima sono i set cinematografici nel deserto: la città di Matmata dove Zeffirelli girò alcune scene del film sulla vita di Gesù, l'oasi di Tamerza immortalata ne «Il Paziente Inglese», i paesaggi lunari attorno alla cittadina di Tataouine che hanno ispirato a George Lucas le riprese finali di «Guerre Stellari». Forse un giorno gireranno un film anche nelle oasi di montagna, la più bella escursione naturalistica con partenza e rientro in giornata a Tozeur. Sono Midès con la gola di terra rossa, Chebika, con i resti di un antico villaggio sullo sfondo di sorgenti d'acqua calda e cascate, Tamerza. Per raggiungerle si parte sempre all'alba, quando la temperatura è ancora mite e le piste del deserto facilmente percorribili dai fuoristrada. L'ora migliore, dicono, per ascoltare la voce del Sahara.
Info: Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, Milano, tel. 02.86453044, www.tunisiaturismo.it.

Per il volo diretto con Tunisair (due volte alla settimana), tel. 02.8057752, 06.42113132, www.tunisair.com. Per dormire nelle ville e negli antichi palazzi trasformati in maisons de charme c'è il tour operator italiano Norama, tel. 035.238687, www.norama.it

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