Desio, un operaio ucciso con due colpi alla testa: in manette i due figli

Rinvenuto in casa il corpo di Cosimo Agostino, un operaio di 44 anni freddato con due colpi di pistola: sul pavimento trovati i bossoli. I carabinieri di Desio hanno fermato i figli che hanno 16 e 18 anni

Desio, un operaio ucciso con due colpi alla testa: in manette i due figli

Monza - Sembra un’esecuzione. Il corpo di Cosimo Agostino, un uomo di 44 anni, è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione in via Partigiani d’Italia a Desio (in provincia di Monza). Il cadavere giaceva a terra colpito da due proiettili di arma semiautomatica che l’hanno raggiunto al collo: sul pavimento sono infatti stati trovati due bossoli e la morte sarebbe avvenuta, a quanto pare, intorno alle 17,30 anche se per confermarlo si attendono i risultati dei primi esami del medico legale. Per l'omicidio i carabinieri di Desio hanno fermato i due figli di Cosimo Agostino, che hanno 16 e 18 anni.

Arrestati i due figli L’ipotesi di reato sarebbe per il momento di omicidio non premeditato. Non si esclude che tra il padre e i due figli sia scoppiata una lite all’ora di cena. La tavola infatti era apparecchiata per quattro. I due ragazzi fermati sono stati portati in caserma in attesa di essere interrogati dal magistrato che, domani, valuterà gli elementi di prova raccolti dai carabinieri. È ancora al vaglio invece la posizione della madre. Era stata lei, infatti, a scoprire il cadavere, mentre era stata la sorella, che abita nella casa di fronte, a chiamare il 118. Già da ieri gli inquirenti avevano puntato le indagini nell’ambito familiare.

Il movente dell'omicidio Da tempo in casa Agostino regnava un’atmosfera molto turbolenta. Pare che il motivo fossero le scarse risorse economiche. Cosimo, la vittima, dopo aver tentato senza successo la strada del commercio in proprio, lavorava in modo precario presso una ditta di ferramenta. Il suo reddito era però insufficiente e insicuro e ciò provocava violente discussioni tra le mura domestiche. Inoltre a testimonianza di un clima esasperato c’era stato anche un altro episodio a poche ore dal delitto. I due ragazzi, insieme a una banda di loro coetanei, avevano tentato di aggredire un cameraman che si era recato a Desio per filmare il luogo dell’omicidio.

I precedenti per stupefacenti Sembrerebbero quindi svanite le ipotesi di un qualche collegamento con i precedenti penali per reati legati agli stupefacenti della vittima. Precedenti che, tra l’altro, risalgono a una ventina di anni fa.

Così come non avrebbe attinenza con il delitto la morte del fratello di Cosimo Agostino, avvenuta anni fa in Calabria, regione di cui la vittima era originario. L’uomo aveva precedenti anche per detenzione di armi da fuoco e che la pistola che l’ha ucciso non era detenuta in modo legale.

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