il dibattito su Medio-Levante e amministrative

2ALBARO, FOCE, SAN MARTINO/1
Stop alle polemiche

lavoriamo per il domani
Gent Dott. Lussana, grazie per l'articolo pubblicato domenica sulla mia scelta di sfiduciare il Presidente Orengo. Leggo continuamente lettere farneticanti di sponsor di Orengo, penso che ora sia giunto il momento di rimboccarci le maniche (come stiamo già facendo) e trovare al più presto un altro Presidente per due mesi e ci auguriamo anche come Pdl di trovare il nome del nostro rappresentante Sindaco. Grazie per tutto con l'augurio di non leggere ulteriori insulti e inesattezze sul Medio Levante.
Buon lavoro
Anna Palmieri
consigliere Municipio Medio Levante Gruppo Pdl
2ALBARO, FOCE, SAN MARTINO/2
«Ho chiesto io l’astensione

alla fiducia sul mio operato»
0Caro Massimiliano leggo in alcuni interventi pubblicati in questi giorni sul nostro amato Giornale, speculazioni farneticanti sul fatto che la maggior parte dei colleghi consiglieri della maggioranza di centro destra in Municipio Medio Levante si sarebbero astenuti sulla mozione di sfiducia invece che votare contro, cioè quindi a mio favore. Ti chiedo quindi di ospitare sul nostro Giornale queste mie poche righe per chiarire il motivo di tale astensione: è stata una mia precisa richiesta ai colleghi della maggioranza a cui appartengo perché non volevo e non voglio in alcun modo trovare uno scontro con gli Organi della Magistratura in un momento in cui essi stanno portando avanti indagini approfondite, verso le quali nutro massima fiducia. Votare a mio favore, a mio modesto avviso, poteva creare situazioni di attrito con chi sta portando avanti il minuzioso e prezioso lavoro di verifica dei fatti, mentre una sana astensione avrebbe contribuito a mantenere il clima il più sereno possibile. Ai due colleghi della maggioranza (Pallotta del PdL e Massa del Gruppo Misto) che hanno voluto comunque votare a mio favore, e quindi contro la mozione di sfiducia, va il mio ringraziamento perché hanno voluto dimostrare ancora una volta la stima nei miei confronti. Nei confronti dei restanti membri del consiglio che farneticano su ipotetiche prese di distanza dal sottoscritto da parte del PdL e della Lega non mi resta che leggere ancora una volta, con la massima serenità, il celebre verso della Divina Commedia del Sommo Poeta «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa» (Canto III dell'Inferno, verso 51). Un caro saluto.
Fabio Orengo
ex presidente Municipio Medio Levante Gruppo Pdl
2ALBARO, FOCE, SAN MARTINO/3
Con le prossime amministrative

attenzione a chi si mette in lista
Egregio Dottor Lussana sono un lettore del Giornale ed un elettore del Pdl di Albaro molto indignato perché i dirigenti non hanno ancora espulso il signor Fabio Orengo. Solo un irresponsabile poteva non dare le dimissioni facendo perdere un municipio così importante al centrodestra a pochi mesi dalle elezioni. Politici di questo tipo è meglio perderli che trovarli. Spero che i nuovi dirigenti del Pdl facciano tesoro dell’accaduto facendo scelte più serie per le prossime elezioni comunali. Complimenti a lei direttore e distinti saluti.
Michele Ferrando - Genova
2IL «LABORATORIO GENOVA»
Blocco moderato, ok

Ma che sia di centrodestra
Gentile direttore Massimiliano Lussana, leggo quanto pubblicato da il Giornale il 15 u.s. «Effetto Doria…» e «La Casa dei moderati più vicina alla Lega» e rifletto sulla moderazione. Moderati sì, ma di Centro Destra. Essere moderati non è ammiccare alla sinistra e concederle spazi di manovra a discapito degli alleati, per sedarne la spinta oppositiva. Si sono visti i risultati. Non significa presentare documenti che mettano in pericolo la maggioranza pur di guadagnare terreno a sinistra, stravolgendo il campo dell'alleanza di governo. Essere moderati non significa tagliare fuori un alleato, utile sino al giorno prima, per inseguire la solita chimera della benevolenza di sinistra. Essere moderati forse è sapersi confrontare con l'alleato, negargli appoggio a un documento, ma con lealtà, lavando i panni a casa propria prima di arrivare in aula. La Lega Nord porta avanti la contrarietà alla moschea ed ha mantenuto equilibrio anche in Consiglio Comunale durante il dibattito della Mozione sulla moschea al Lagaccio, per questo votata, pur con distinguo, dal Centro Destra compresa l'Altra Genova. I rappresentati della Lega Nord non hanno trasceso né offeso. Perché la battaglia non si fa contro le persone, ma contro un'impostazione politica o per affermare e concretizzare idee. Questo forse significa essere moderati. Procedere con determinazione senza dimenticare che altri hanno diritto di fare altrettanto, nel rispetto che si deve a tutti. Trovo più moderato dichiarare: la moschea a Genova non s'ha da fare, piuttosto che dire: SÌ alla moschea, ma non a casa "mia" o peggio, in luogo lontano da tutto e facendo giurare di non propagare terrorismo e rispettare i diritti umani. Se da amministratori pensassimo questo dei nostri interlocutori, con che animo ci porremmo? Non vi è luogo a Genova dove si vorrebbe la moschea. La Lega Nord ha il coraggio di affermarlo. Certo, il mio vissuto nella politica locale dimostra estremismo. Nel lavoro. I colleghi sanno che non si può chiedere moderazione nell'impegno. In quello proprio vogliamo rimanere estremisti. Mettiamo insieme la testa al programma del Municipio Centro Est, che esiste già e sul quale articolare o correggere, in base a quanto realizzato al governo del Municipio; veramente tantissimo, così da rivedere anche qualche contesto mal digerito; consci che ogni ruolo sarà fondamentale e che la base dello stare insieme sarà il confronto, al quale dedicare tutti tempo e disponibilità. Se attribuisco colpa alla Giunta municipale di cui ho fatto parte è quella di aver privilegiato le azioni e il lavoro sul campo rispetto al tempo dedicato al gruppo di maggioranza. Era doveroso rispondere anzitutto alle attese della gente e agli obblighi imposti dal Regolamento e pensavamo condivisa questa impostazione. Nell'universo microscopico dei Municipi basta un malessere o qualche antipatia a generare una dinamica micidiale che porta allo sfacelo. Essere moderati però non significa flirtare moderatamente con la sinistra sino a votarne la mozione di sfiducia o addirittura il Presidente (!!), per accorgersi, tardi, dell'errore. Nemmeno può voler dire dissimulare e poi agire di sorpresa in aula o nel nascondimento del voto segreto. Se infine mi rendessi conto che nei confronti della mia persona esistono perplessità (sono stata «sfiduciata» da alcuni colleghi anche per il mio passaggio alla Lega Nord) o sbarramenti dovuti a validi motivi, allora sarei pronta a ritirarmi subito dal campo, pur di favorire un progetto di Centro Destra in grado con il tempo e molta dedizione di approdare a Tursi. In grado, come scritto sulle pagine de il Giornale, di essere laboratorio del Centro Destra a Genova. Ma che sia Centro Destra, meglio evitare equivoci; essere moderati non presuppone assimilarsi alla sinistra stando nel Centro Destra. Sarebbe come sbagliare coalizione, o no?
Con stima e un cordiale saluto.
Milena Pizzolo
ex Assessore Territorio Municipio Centro Est
Gruppo Lega Nord
2TURARSI IL NASO
Piuttosto che su sconosciuti

è meglio puntare su Musso
Ho letto già con attenzione le pagine genovesi del Giornale di oggi e volevo dire la mia opinione sulle prossime candidature: se Pdl e Udc penseranno ancora tanto al nome del candidato sindaco non ci sarà il tempo di farlo conoscere alla gente. Genova città di sinistra e reticente a cambiare bandiera non coglierà il messaggio. Leggo il nome del professor Lorenzo Cuocolo: noi di vecchia data conoscevamo il padre, ma lui è davvero spendibile? O forse non sarebbe meglio turarsi il naso e sostenere Enrico Musso?
Cordiali saluti al dottor Lussana e alla sua redazione.
Angela Olivari
2NUOVI PARTITI
Tutti meno lui.

Il senatore stia fuori dai giochi
Ciao Massi, bene così! Casomai volessi fondare il CMNM (Chiunque Ma Non Musso) sarei pronto
a sottoscrivere.
2LA LEZIONE
La Vincenzi sperava di galleggiare

con il voto degli extracomunitari
A qualcosa la Vincenzi è servita: ci ha fatto comprendere molto chiaro come sia necessario, per la nostra sopravvivenza politica, culturale morale, non concedere il voto agli extracomunitari.
È certamente con il loro voto che la Vincenzi ha raggiunto il 27,5% ricordiamoci che in vista delle primarie l’ex sindaco di Genova aveva reclutato Alì, Mohammad Alì 30enne somalo, perché reclutasse voti presso i musulmani che a Genova sono 8.000! A convincere senegalesi, cingalesi, egiziani, peruviani, ecuadoregni, per non parlare dei rom certamente avrà pensato lei e il suo staff che in questi anni ha lavorato per gli extracomunitari a scapito dei genovesi. Non credo di essere lontano dalla realtà se penso l’extracomunitario che a Genova ha votato ben 7 volte sia un elettore della Vincenzi. Così non ci sarà dato sapere quale sarebbe stata la percentuale di «genovesi doc» che hanno votato Vincenzi. Certamente non il 27,5%. Ora, l’importante è che la «lezione» venga recepita da tutti i liguri e gli italiani nelle prossime votazioni, al di là dei leaders e dei partiti. Grazie Marta.
Paolo Segheniani
2ELEZIONI IN PROSA
A Tursi un moderato

non è idea da scellerato
Voglio far l’altra campana/ per Musso candidato/ visto che per Max Lussana/ non è l’uomo più indicato./ Per me resta un moderato/ nel nostro schieramento/ e voglio che sia superato/quel che è stato un gradimento;/ Poi è troppo ritenere/ che un altro in vece sua/ possa a giugno ottenere/ il comando sulla «prua».

/ Riconosciamogli il coraggio/ di aver sfidato la città/ e concediamogli il vantaggio/ su ogni altra realtà
Antonio Urbano
2IPAZIA MANIA
Stiamo attenti che la Vincenzi

non si paragoni al Padreterno
Spettabile redazione genovese de il Giornale ben modesta la sindachessa Vincenzi! Si paragona addirittura ad Ipazia!!! E perché no al Padreterno? Magari st'arroganza è una delle cause della randellata che si è presa nei denti! Cordialmente
Luigi Parodi Genova

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