da Roma
Il fronte del «no», capitanato da Anpac e Cgil, resiste. Marco Veneziani, segretario nazionale di Uil Trasporti, spiega invece i motivi che lo spingono a dire «sì» alla proposta elaborata dalla Cai. «Abbiamo firmato anche perché, sia chiaro a tutti, rappresenta lunica possibilità per evitare il fallimento di Alitalia».
Perché lAnpac non la pensa così?
«La questione è semplice. I suoi vertici stanno cercando di difendere solo i propri interessi corporativi invece di pensare a quelli dei lavoratori. E non è un caso che Colaninno abbia definito lAnpac azienda nellazienda, uno dei mali che, negli anni, ha portato allattuale situazione».
Condivide le parole del numero uno della Cai?
«Assolutamente sì. Tra laltro, non è vero che non abbia trattato direttamente con gli imprenditori. Lha fatto in incontri riservati e ufficiali. E dieci giorni fa, in una riunione, davanti a 20 testimoni, aveva comunicato di aver raggiunto con lamministratore, Rocco Sabelli, un pre-accordo».
Allintesa con la cordata, appoggiata pure da Cisl e Ugl, si è opposta la Cgil. Come mai?
«Credo che in questo caso abbiano avuto buon gioco alcuni interessi politici».
A chi si riferisce?
«Penso alle pressioni di parte dellopposizione. Inoltre, la posizione della Cgil è ambigua perché al suo interno vi sono evidenti divisioni».
Intanto, il fallimento è dietro langolo.
«Guardi, laccordo, raggiunto grazie anche alla Uil, tutela chi rimane e chi va in cassa integrazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.