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Difesa da brividi Si salva Pirlo

nostro inviato a Oslo
BUFFON 6. La prima vera parata arriva al 20’ della ripresa su punizione bassa e diagonale di Carew. Ma lo stesso deve sgolarsi dall’inizio alla fine.
BONERA 5. La fascia destra è una prateria per gli avanti norvegesi. Il parmigiano non riesce a trovare una posizione e distanze con compagni e avversari che non espongano lui a goffe giocate e la squadra a troppi pericoli.
CANNAVARO 6. Unico di assoluta classe nella linea arretrata, agisce e si batte con precisione e sicurezza ma da solo (quasi) non basta a far raggiungere la sufficienza al reparto. Nella ripresa fatica a contenere uno scatenato Carew.
MATERAZZI 5,5. Un assistente gli abbona un angolo, e sono più i palloni che intercetta di quelli su cui non arriva ma per quanto gagliardo e provocatore possa essere (gioca sempre con i gomiti in fuori), dà sempre l’idea che possa scapparci lo svarione decisivo, fatale. Fa “strap” nel finale. Lippi ha sistemato l’Inter. Dal 34’ st DIANA sv.
GROSSO 5. Un tempo c’era la difesa dell’Italia che il mondo ci invidiava e studiava, adesso di autenticamente grosso, nel senso di grande, c’è un portiere, un centrale e un cognome. Non è molto e il poco non basta. Quando al 31’ pt va a battere una punizione in attacco, tutti a chiedersi perché? Perché farsi riconoscere.
CAMORANESI 5,5. La notizia nella notte senza buio di Oslo è quando riesce a tenere un pallone. Pedersen ringrazia e corre su e giù per il piacere norvegese. Cerca di giocare complicato.
PIRLO 6,5. Ecco uno che gioca a calcio, che accarezza la sfera e vede, costruisce, fa gioco. Cerca sempre di farsi trovare smarcato, sempre pronto a farsi consegnare palloni che scottano. Purtroppo predica troppo spesso nel deserto.
DE ROSSI 5,5. Anonimo, quasi si nasconde senza mai uscire dall’ombra.
ZAMBROTTA 5,5. Qualche volta lo si vede sganciarsi e salire, ma mai con energia, sempre con il piede vuoto, non è una sponda per Cassano.
CASSANO 6,5. Vedi alla voce Pirlo. Quando può liberare la sua corsa e, soprattutto, la sua classe ci si riconcilia con questo sport. Nelle rare opportunità per andare a segno che l’Italia fissa sul taccuino il romanista c’è sempre. Purtroppo per lui e per la squadra, Vieri risponde all’appello solo una volta e male (8’ st). Spremuto, al 23’ deve essere rilevato da Iaquinta. Dal 23’ st IAQUINTA sv.
VIERI 4,5. Bobino potrà sempre dire che lo ha fermato solo la sorte, un sentirsi pizzicare alla coscia destra al 10’ st. Ma la verità è che arriva tardi in ogni frangente, fallendo una grande palla-gol all’8’st liberato dal liscio di Lundekvam. Curiosità: ma se Totti era stanco, Vieri cos’è? Dall’11’ st TONI sv. Viene lasciato solo, un tiro (parato) in tutto.
All. Lippi 5. Presenta un’Italia che zappa calcio. E la Norvegia non è team marziano.
NORVEGIA: Myhre 6, Bergdolmo 6, Hagen 6, Lundekvam 5,5, Riise 6,5, Solli 6, Andresen 6, Haestad 6, Pedersen 6,5, Carew 6,5, Iversen 6. All. Hareide 6.


Arbitro: Mejuto Gonzalez 6.

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