La sintonizzazione del digitale terrestre somiglia sempre più a quei rimpasti di governo della prima Repubblica, un trionfo di bizantinismi in cui si raccapezzano a fatica anche gli addetti ai lavori. Figurarsi i telespettatori. Per dire: venerdì 26 novembre Rai Extra si trasformerà in Rai5, il canale di cultura e made in Italy che, curiosamente, inaugura il suo palinsesto con il documentario «Africa Benedetta», dove la B maiuscola sta a indicare il nome dellautrice, Benedetta Mazzini. Lo stesso giorno, però, Mediaset accenderà il suo nuovo canale free del «meglio di», sorta di library delle produzioni storiche e recenti della casa, che si chiamerà guarda un po, Mediaset Extra. Ciò che la Rai dismette, il Biscione raccoglie.
Rai Premium va bene, non spegniamola Sempre in materia di marchi, altra confusione in onda in Viale Mazzini. In un primo momento il dipartimento che coordinerà Rai4 e Rai Movie avrebbe dovuto essere Rai Premium (tra laltro, Premium è anche il brand della pay tv di Mediaset). Infatti, il canale con questo stesso logo che attualmente ritrasmette le fiction della tv pubblica avrebbe dovuto cessare. Ma fa buoni ascolti e si è deciso di non staccargli la spina. Così la nuova struttura prenderà la sigla di Rai Gold.
Federica non si mette a Focus «Cosa fa Federica Pellegrini quando non nuota?» Oltre a mangiare un noto biscotto italiano, non registra le puntate di «Focus tv», il magazine ispirato al periodico mondadoriano. Troppo complicato realizzarlo ora, mentre prepara i Mondiali di dicembre in vasca piccola. E troppo dispendioso per Italia 1 allestire uno studio e trasferire troupe e autori a Verona, dove la campionessa si allena. Cercasi alternative.
Il successo di TgLa7 Lunga intervista di Enrico Mentana a Rolling Stone. Il fondatore del Tg5 ha spiegato la differenza dal 92. «Oggi i tg tradizionali sono percepiti come giornali che cercano di evitare la politica perché è imbarazzante se ne parli in termini veri. Chi oggi entra in una concorrenza cerca di fare la pagina politica più completa». Mentana ha svelato anche il precedente televisivo: il Tg1 più Il fatto di Biagi. «Ci sono notizie e poi riflessioni, parole ai protagonisti, incrocio di opinioni».
Pier Silvio ospite di Grasso Domani alle 11,30 in Cattolica si discuterà di Televisione convergente, titolo dellultimo numero di Link. Oltre al principe dei critici tv gli studenti ascolteranno il vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, il direttore della rivista Marco Paolini e Massimo Scaglioni.
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