Un direttore per un reparto fantasma

Un paradosso da Guinness dei primati: un concorso da direttore per un repartofantasma. Luogo della curiosa vicenda è il Policlinico Don Luigi Di Liegro al Portuense, territorio della Asl Rm D. Affidiamo la cronistoria a Bruno Prestagiovanni, vice-presidente del Consiglio regionale del Lazio, che ha sollevato il caso con un’interrogazione urgente a Marrazzo come presidente della giunta e come commissario straordinario alla sanità, che è senza assessore. «Presso il Policlinico Di Liegro è stato indetto un concorso per il posto di direttore del reparto di cardiologia che, tuttavia, risulta chiuso per carenza di personale medico» spiega l'esponente di Alleanza nazionale. L'incarico, a tempo determinato, di durata quinquennale, rinnovabile, riguarda, per la precisione, la direzione della struttura complessa - comprendente area medica e delle specialità mediche - di cardiologia riabilitativa. Il relativo avviso pubblico, per titoli e colloquio, è contenuto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, n. 23, parte terza del 21 giugno 2008 nonché nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 49, quarta serie speciale, del 24 giugno 2008. «Davvero non si evince l'urgenza di bandire un concorso per il conferimento di un incarico di direzione complessa presso un reparto di riabilitazione che risulta chiuso, soprattutto considerata la mancanza di personale medico riabilitativo» sottolinea Bruno Prestagiovanni. L'esponente di Alleanza Nazionale, all'interno della stessa interrogazione, non risparmia critiche all'operato del nosocomio di via Portuense, oltre che per l'episodio citato, anche per un recente bando, indetto sempre dal Presidio ospedaliero integrato Portuense, per la direzione di chirurgia generale: «Sul bando di chirurgia generale sono ancora in attesa di avere una risposta ad una mia interrogazione che riguardava le funzioni svolte da un medico consulente che di fatto produceva atti da primario - sottolinea Bruno Prestagiovanni - Atti che sono stati contestati al Direttore generale della Asl Rm D senza mai ottenere alcuna risposta». Far luce sulle due vicende è un compito che spetta adesso all’amministrazione regionale, già chiamata in causa nei giorni scorsi sulle delicatissime questioni delle prestazioni gonfiate e degli appalti informatici della Asl Rm C. Il vice-presidente del Consiglio regionale, da parte sua, non ha lesinato richieste: «Sarebbe apparso maggiormente opportuno sopperire alla carenza di personale medico riabilitativo piuttosto che indire un concorso per un posto di primario cardiologico presso un reparto di riabilitazione che risulta chiuso. Sono curioso di conoscere dalla Regione, se ve ne fossero, le ragioni che presiederebbero a questo atto».

Relativamente alla seconda vicenda, una prima interrogazione, presentata il 9 maggio, è andata a vuoto nel senso che non ha ricevuto risposta dalla Regione. Prestagiovanni torna alla carica, sperando al secondo tentativo, in una miglior fortuna: «Attendo con ansia e con viva curiosità di conoscere il nome del vincitore», conclude il consigliere di An.

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