Disabile multato sul bus Il caso finisce in Regione

Matteo Rosso, capogruppo in consiglio regionale del Popolo della Libertà, fa sapere di avere presentato un interrogazione urgente sulla vicenda che ha visto coinvolto un ragazzo genovese disabile che non riuscendo a salire sull'autobus l'ha bloccato e che il Giornale ha raccontato ieri. Rosso ha raccolto la denuncia lanciata dalla Consulta regionale per la tutela delle persone handicappate: «Grave l'episodio accaduto che rappresenta la punta di un iceberg di un problema ancora più profondo che colpisce molte persone. Spesso non si ha il coraggio di denunciare o prendere iniziative forti come ha fatto, giustamente, questo ragazzo genovese. La Regione ha il dovere di intervenire per andare a verificare e sanzionare l'azienda di trasporto genovese che dimostra di non essere in grado di garantire, benché ne abbia le possibilità, l'abbattimento delle barriere architettoniche e quindi un servizio efficiente».
Ma Rosso non si ferma a questo e chiede anche che si faccia chiarezza in merito al comportamento dei vigili urbani intervenuti sul luogo: «Hanno avuto un atteggiamento poco deontologico e assolutamente non rispettoso della persona che avevano di fronte a quanto si apprende dalla stampa - dice il capogruppo Pdl -. Se questo fosse confermato non sarebbe accettabile perché offende tutta la città».
L'esponente del Popolo della Libertà poi continua «i disabili pagano il biglietto dell'autobus e hanno diritto a poter usufruire del servizio di trasporto pubblico, tanto più che la Amt può contare su oltre 250 mezzi, su 800, dotati di sistemi di incarrozzamento per persone disabili. Il fatto che questo non funzioni è un grave disservizio che deve necessariamente essere risolto».


Matteo Rosso fa anche sapere di aver chiesto, con la sua interrogazione, un intervento immediato della Regione, ma anche maggiori controlli e regole più precise, «chiedo un intervento non solo limitato al caso specifico ma che vada nella direzione di una riorganizzazione del servizio di trasporto affinché si tengano nella giusta considerazione le esigenze delle persone disabili. Qui non si parla di esborsi di denaro, ma di far funzionare quello che già c'è».

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