Il disabile scarcerato: «Meglio a Regina Coeli»

Vive in un appartamento che sembra abbandonato da anni il ventottenne Fabio Tursi, al quinto piano di una palazzina ex Iacp di via della Tenuta di Torrenova che già dall’esterno mostra i segni di una totale incuria. Il giovane, con problemi di tossicodipendenza, da quattro anni costretto sulla sedia a rotelle da una coltellata al fianco sinistro che gli ha fatto perdere parte della sensibilità agli arti inferiori, qualche giorno fa, davanti ai medici e agli infermieri del Fatebenefratelli, si è ferito più volte a un braccio con una lametta, minacciando tutti fin quando non ha ottenuto l’arresto e un po’ di attenzione al suo caso. Voleva richiamare l'attenzione sulla sua condizione di disabile costretto a vivere, quasi sempre solo senza assistenza, in un appartamento in cui manca luce e acqua calda; solo l’erogazione del gas non è ancora stata interrotta.

Scarcerato l’altra sera è tornato nella casa che definisce la sua prigione. «Anche se - sospira - a Regina Coeli si stava meglio: quasi quasi vorrei tornarci. Almeno lì qualcuno mi assisteva e c’erano degli agi che qui non ci sono».

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