Dodici anni, a scuola con la pistola nello zainetto

Fra una lezione e l'altra i compagni di classe hanno tirato fuori le play station portatili, mentre lui, studente dodicenne si è fatto grande impugnando e mostrando agli amici la pistola di papà. Un'arma vera che il ragazzo aveva messo nello zainetto per ripicca contro il genitore, che gli aveva sequestrato il giochino elettronico. Non solo: visto che era all'estero, ha anche telefonato al padre parlandogli del nuovo “ giochino” trovato nel cassetto e che si portava dietro, custodito insieme a libri e quaderni. Il poveruomo, che poi ha pagato le conseguenze in prima persona, si è subito allarmato e ha telefonato al preside della scuola spiegandogli la delicata situazione. A sua volta il capo dell’istituto ha informato i carabinieri, i quali a casa dello studente hanno trovato nello zainetto l’arma per fortuna scarica e l’hanno presa in custodia. Come prevede la legge, il padre è stato denunciato per l’omessa custodia della pistola.
È successo a Saronno. Il ragazzino, che frequenta la prima media in zona, nonostante i rimproveri della famiglia continuava a trascorrere troppo tempo alle prese con la sua play-station. Fino a quando, per punirlo, il padre ha deciso di intervenire drasticamente, portandogliela via. Ha protestato, ma poi approfittando di un’assenza per lavoro dei suoi, ha cominciato a rovistare negli armadi e nei cassetti di casa, senza trovare però quanto cercava. In compenso si è imbattuto nella pistola regolarmente denunciata, detenuta dal padre ed ha pensato di impossessarsene momentaneamente, e di portarla con sé a scuola per mostrarla ai compagni. Insomma più che un atto di bullismo, il risultato dell’incoscienza legata all’età. L’indomani ha stupito i suoi coetanei esibendo l’arma vera, facendola loro toccare con mano, mettendosi insomma al centro della scena.

Quando infine ha raccontato al padre per telefono la sua bravata, come una sorta di ripicca al sequestro del gioco subito, l’uomo ha temuto che il figlio potesse trovare anche le munizioni. Subito ha contattato la scuola, facendo scattare l'allarme e il sequestro dell'arma, ancora conservata in cartella che il ragazzo aveva intenzione ancora di portare con sé a scuola, per darsi delle arie.

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