Domani la decisione sul ricorso di Lactalis

É attesa per domani la decisione del Tribunale di Parma sul ricorso dei francesi di Lactalis contro il rinvio a giugno dell’assemblea dei soci di Parmalat. Dopo due ore di udienza il giudice Renato Mari si è riservato di decidere sul ricorso con cui il gruppo lattiero-caseario d’Oltralpe, che detiene quasi il 29% del capitale sociale di Parmalat, aveva chiesto di sospendere la decisione del cda di Collecchio. A termini di legge, la decisione deve arrivare entro cinque giorni, ma fonti giudiziarie sostengono che non si andrà oltre il week-end.
Intanto, continuano le grandi manovre della cordata italiana che punta a rilevare il controllo di Parmalat, per la quale Granarolo è sceso in campo come capofila: «Entro una settimana ci sarà la proposta», ribadisce il presidente della società bolognese, Gianpiero Calzolari, e conferma di stare lavorando con partner finanziari, Intesa Sanpaolo in testa, «per elaborare una soluzione che tuteli gli interessi dei soci produttori».
Il numero uno di Granarolo non entra nei dettagli, ma una delle ipotesi allo studio prevede la cessione del gruppo bolognese a Collecchio, per poi reinvestire i proventi nella «newco del latte» che a sua volta dovrebbe lanciare l’offerta su Parmalat. Un ruolo importante avrebbe poi il fondo della Cassa depositi e prestiti.

E proprio per dare più tempo alla realizzazione del progetto, il cda di Collecchio ha rinviato a giugno l’assemblea inizialmente prevista per aprile, utilizzando il decreto anti-scalate messo a punto dal governo.
Piazza Affari comunque sembra nutrire fiducia nelle possibilità della cordata italiana: ieri il titolo Parmalat è risalito, concludendo la giornata borsistica a quota 2,278 euro (+0,44%).

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