Prosegue quasi senza soste il Kia Rampitour dItalia: dopo la prova della Paganella, la terza, ecco spuntare quella di Lavarone, la quarta, domenica prossima, in un circuito che sta trascinando allentusiasmo atleti e appassionati. A Lavarone ci sarà una «Tre giorni» da non perdere: la 1000Grobbe Bike abbinata alla 100 Km dei Forti, che rappresenta anche la gara di apertura del Marathon Rampitour.
Laria della Paganella intanto ha rappresentato un toccasana per il colombiano Leonardo Paez. Come è successo lo scorso anno, anche per ledizione 2006 della Paganella Bike di Andalo ha messo in mostra le sue eccezionali doti di scalatore e così la terza tappa del Kia Rampitour dItalia di mtb porta la sua firma. È stato lui lartefice della prima fuga, ben conscio delle sue lacune in discesa, e così ha anticipato tutti inserendo un rapporto molto duro fin dalla prima salita e mostrando le spalle a tutti. Sulle rampe del Dosson si sono viste le prime scaramucce, con i migliori che hanno cercato un varco nel folto gruppo dei partenti, quasi un migliaio. Ovvio che la maglia rosa Ruslan Ivanov (è il leader del Kia Rampitour dItalia) abbia cercato di tamponare immediatamente la situazione e così si è messo dietro il colombiano, senza mai perderlo di vista per tutta la salita del Dosson. Dalle scaramucce si è passati ben presto alla bagarre, e dietro ai due fuggitivi si sono lanciati i bergamaschi, amici ma rivali, Deho e Acquaroli.
Al primo scollinamento il distacco era davvero esiguo, appena una manciata di secondi. Paez davanti a Ivanov, Deho davanti ad Acquaroli, ma questi ultimi due in discesa sono notoriamente più veloci dei due stranieri e così nel tratto che picchiava forte verso Molveno la situazione si è ribaltata. Deho e Acquaroli hanno sorpassato i due di testa e sono transitati per primi lungo le rive del lago di Molveno. Dietro di loro sono quindi transitati Paez e Ivanov. Dopo Molveno, ecco una ripida salita fino al Gpm di Pian della Lipa. È stato qui che Paez ha sfoderato nuovamente la sua grinta da scalatore. Ha freddato Deho, poi ancora Acquaroli e per un po i due si sono dati il cambio. Quasi un minuto il distacco fra la coppia della Full Dynamix e Deho al termine della salita, distacco che il bergamasco dellOlympia ha praticamente azzerato al termine dellultima discesa. Così ai piedi dellultima, ripida ascesa i tre di testa erano racchiusi in un fazzoletto di pochi secondi. Ma a quel punto Paez si è rizzato sui pedali e poi via, quasi come sul velluto, di filato verso il traguardo di Andalo. E mentre Paez col suo sorriso salutava il pubblico, Acquaroli spendeva le ultime energie per tenersi dietro Deho.
Tempo record per Paez, 1h3922, una media invidiabile di 24 km/h, 51 di vantaggio su Acquaroli e 1 su Deho. Ivanov, quarto, ha accusato oltre tre minuti, ma la sua maglia rosa di laeder se lè tenuta ancora ben stretta.
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