Sergio Dompé, presidente degli industriali del farmaco ha ricordato che molte voci della spesa sanitaria italiana che rappresentano l84% del totale crescono piu' del doppio rispetto a quelle della farmaceutica. Dal 2001 al 2010 -ha precisato a margine di un convegno sul federalismo nella sanità - la spesa convenzionata è diminuita rispetto al Pil dallo 0,9% allo 0,7%, mentre le altre voci sono cresciute dal 5% al 6,6%. Dal 2006 ad oggi, ha infine ricordato Dompe', la farmaceutica totale è stabile all'1,1% del Pil. La necessità di pervenire al risanamento dei conti pubblici impone unoculata attività di contenimento e razionalizzazione della spesa, accompagnata da una mirata azione di controllo finalizzata allindividuazione delle condotte negligenti o illecite che, consentendo sprechi, diseconomie o inefficienze, possono rappresentare una variabile sensibile nella funzione di crescita delle uscite di bilancio. In tale contesto, il controllo della spesa sanitaria, stante la sua particolare importanza nellambito del bilancio pubblico e le sue dinamiche di crescita, rappresenta una delle priorità inderogabili per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica.
La fase di modesta crescita economica che il Paese ha vissuto dallultima parte degli anni Novanta e la pesante recessione dalla quale stiamo uscendo ripropongono un problema ormai non più eludibile nel campo sanitario:ridurre il peso del debito pubblico proprio nel momento in cui linvecchiamento della popolazione e la sempre maggiore richiesta di qualità nei servizi esigono sempre maggiori risorse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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