Don Farinella «battezzato» in Municipio

«In tutti gli ospedali, e quindi anche a Villa Scassi, è necessario prendere atto che l’ attività generale dei reparti deve essere calibrata sulle necessità del Pronto soccorso, che deve avere sempre a disposizione un adeguato numero di posti letto per acuti»: è questo, a giudizio dell’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, il «salto culturale» per risolvere i problemi di sovraffollamento e delle lunghe attese in alcuni Pronto soccorso e in particolare nel nosocomio Villa Scassi. «Non abbiamo la bacchetta magica - sottolineano lo stesso Montaldo e il direttore generale della Asl 3 Genovese, Renata Canini- ma molti problemi saranno risolti, a cominciare dalla riduzione dell’ affollamento dei codici “bassi“, che non richiedono ricoveri. La Asl3 intende sperimentare alla Fiumara e forse anche a Struppa ambulatori aperti 12 ore con servizi analoghi a quelli del Pronto soccorso». Viene confermato, infatti, che solo una minima percentuale di chi si reca al Pronto soccorso poi viene ricoverato. «Il punto difficile - insiste l’assessore - è trovare i posti letto quando serve il ricovero perché spesso i reparti hanno i letti prenotati per interventi non urgenti». Sono previsti inoltre percorsi diversi per chi arriva in ambulanza e chi a piedi, oltre a divisioni che garantiscano riservatezza adeguata.

Saranno inoltre ridotte del 30% nei prossimi sei mesi le prestazioni in radiodiagnostica, gastroenterologia e cardiologi per gli utenti esterni in modo da garantire più servizi ai ricoverati e ridurre i tempi di ricovero. «Entro 13 mesi - promette infine Renata Canini - sarà inoltre completato il padiglione 9 bis che avrà 140 nuovi posti letto».

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