di Ferruccio Repetti
Don Paolo Farinella, parroco di San Torpete, si sa, non ha mai fatto mistero del proprio credo. Che non è esattamente il Credo come preghiera, ma lideologia comunista. Amen. Ce ne facciamo una ragione. Più difficile, però, farsi una ragione, da cittadini prima ancora che da fedeli, se don Farinella incita alluso delle armi. Che non sono le armi della Fede, ma le armi da fuoco. Ieri, lultima esternazione del don: «Bisogna salire in montagna con le armi, come fecero i partigiani, per difendere la democrazia e i diritti sanciti dalla Costituzione». La provocazione lanciata dal signor Farinella è in occasione della presentazione della «Nave dei Diritti», iniziativa organizzata da un gruppo di italiani - antitaliani -, residenti allestero, per denunciare «la deriva culturale, politica e sociale del Paese e la messa in discussione da parte del Governo di diritti ormai acquisiti». (..
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