Roma Una madre è precipitata con sua figlia dal quarto piano di un edificio a Roma: ma prima di lanciarsi nel vuoto lavrebbe accoltellata due volte. La bimba è morta; la madre è stata portata dal 118 in gravissime condizioni e in stato di incoscienza, allospedale SantEugenio di Roma. Erano da sole a casa, la mamma e la bimba, in uno stabile di via Lombardo Radice, zona Colli Tor Pagnotta nei pressi di via della Cecchignola. I vigili del fuoco hanno dovuto sfondare la porta dellappartamento per consentire i sopralluoghi e i carabinieri della compagnia di Pomezia hanno lavorato a lungo per ricostruire laccaduto, ascoltando alcune testimonianze: la donna era separata dal marito e viveva con un nuovo compagno. La figlia aveva 6 anni, mentre P.A., sui 35 anni, ora è ricoverata al SantEugenio in stato di coma.
Dopo la tragedia sul posto è giunto il papà della piccola che ha riferito della depressione di cui avrebbe sofferto la donna, Luomo, che era uscito con gli altri due figli, è stato visto seduto a terra, e fissare costantemente il punto dove la sua bimba è precipitata insieme con la mamma. Indossava un giubbotto scuro, intorno a lui un cordone di carabinieri. Nel quartiere di Fonte Laurentina, nella zona di Tor Pagnotta, oltre il grande raccordo anulare della capitale, cera sgomento. Nessuno si aspettava un dramma del genere e nessuno aveva voglia di parlare. Con il passare delle ore, la gente lentamente è tornata nelle proprie case, dopo essere accorsa nel cortile e nei luoghi vicini.
«Una cosa inaspettata, non avevamo litigato» ha detto il compagno che era uscito con laltro figlio. Nel quartiere residenziale, palazzi color mattone, i pochi in strada erano a dir poco sorpresi, e non facevano che ripetere la stessa domanda: «Ma come è potuto succedere?».
In tanti nella zona conoscevano la donna, definita da tutti una «persona normale». Tutti, al di là delle voci raccolte sulla separazione, parlavano di «una gran bella famiglia, di quelle unite, senza problemi». Ecco perché nessuno ieri sera riusciva a darsi una spiegazione di quanto avvenuto. «Nessuno, ma proprio nessuno si sarebbe aspettato una tragedia simile», diceva Raffaella. Lei lavora al bar, dove la signora andava spesso. «Le nostre sono conoscenze di quartiere - aggiunge Raffaella - la famiglia della donna era molto discreta. E lei era una persona solare, gentile».
La signora Anna parlava, invece, della piccola. Lavora nella scuola che la bimba frequentava: «Era biondina, un piccolo angelo, sorrideva a tutti».
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