«Dossier» Grande Milano Ecco le nuove sfide della capitale economica

La Grande Milano che fa tendenza, produce, traina la ripresa e indica al Paese, all’Europa e non solo, la strada da percorrere per essere protagonisti dello scenario internazionale. Una capitale mondiale, insomma, fucina, da sempre, di imprenditori, artisti e professionisti. Ma, soprattutto, centro e memoria delle grandi tradizioni liberali e del libero mercato.
Dossier, allegato nei prossimi giorni a Il Giornale, sarà interamente dedicato alla capitale economica d’Italia e alle impegnative sfide che, negli anni a venire, l’attendono. «Abbiamo voluto dare voce ai protagonisti della città che, per sua tradizione, è lo scenario principale dei passaggi epocali e storici del Paese - spiega l’editrice Maria Elena Golfarelli nel presentare il numero -. È indubbiamente il simbolo per eccellenza della nazione fattiva, una città-capitale economica che, da sempre, non perde le occasioni che contano; dinamica, continuamente alla ricerca di nuovi traguardi e valori strategici. Una realtà determinante nella storia industriale italiana ed europea che ha saputo attraversare più secoli. Milano, oggi, si prepara ad affrontare le sue sfide più importanti e decisive. Elezioni amministrative, rilancio dei suoi comparti produttivi e commerciali, fino al grande finale dell’Expo 2015».
Traguardi che Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, sottolinea su Dossier. La città, ormai, non è più solo la capitale delle imprese. Ma ben altro. «Milano è diventata la vera capitale dei professionisti. Avvocati, architetti, commercialisti - spiega Sangalli -. Professioni e servizi fondamentali alla crescita dell’economia milanese che contribuiscono, sostanzialmente, alla creazione dei contenuti del “made in Milan”, all’attrattiva economica e di tendenza del territorio». Dossier ha voluto così dedicare la copertina a Marco De Bellis e Carlo Galli, due avvocati esperti di diritto del lavoro - protagonisti di quella classe professionale, partner d’impresa, che fa crescere e rende innovativa Milano - molto apprezzati dalle più importanti imprese e dai dirigenti italiani più influenti. «Un riconoscimento verso chi supporta le aziende, al fine di ottenere un sistema economico e giudiziario più equo», aggiunge Golfarelli. E il loro parere è importante. «Nel Diritto del lavoro italiano, fortunatamente, le varie fasi processuali funzionano bene e in maniera celere. Certo, noi facciamo riferimento soprattutto agli uffici giudiziari di Milano, che sono eccellenti sotto questo profilo - dichiara Galli a Dossier -. Il problema italiano è nell’applicazione delle leggi e nell’organizzazione degli uffici giudiziari. Milano e Torino eccellono, altrove le cose vanno molto male». Non solo.
«A Milano, le cause di lavoro non durano più di un anno e mezzo - dice De Bellis -; semmai, i problemi possono nascere in Corte d’appello, dove i tempi si allungano». Ma Dossier dà voce anche ai protagonisti delle istituzioni e delle associazioni di categoria. «La città rappresenta un laboratorio vero politico-istituzionale - afferma Roberto Formigoni, governatore della Lombardia -, soprattutto, oggi, in vista delle prossime elezioni amministrative, un appuntamento molto importante. Qui è nata la resistenza, è sorta la Dc, dopo il periodo di Tangentopoli, Forza Italia.

In piazza San Babila, con il famoso discorso del “predellino”, il Popolo della libertà. In tutti questi anni, Milano ha saputo proporre un modello efficiente di governo, esempio per tutti, di pubblica amministrazione, di tagli agli sprechi e di valorizzazione della libertà personale».

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