Casamicciola (Napoli)Un fiume «nero» di acqua, fango e pietre, è precipitato ieri mattina, poco dopo le 8, dal Monte Tresta e si è abbattuto con una furia inaudita sul porticciolo turistico di Casamicciola (uno dei sei Comuni dell'isola dIschia). Lo tsunami piovuto dall'alto, ha trascinato con sé uomini e donne, auto, pali, alberi ed è entrato nelle case e negli alberghi. Scene già viste, non solo a Ischia (tre anni fa, un'altra tragedia simile sul Monte Vezzi: 4 morti), ma soprattutto a Sarno, Quindici e Bracigliano (1998), quando un fiume di «lava» nera invase strade, case, ospedali, provocando la morte di 161 persone. Il bilancio della sciagura ischitana, grazie a Dio è di proporzioni diverse: una ragazza morta, una trentina di feriti, di cui due in gravi condizioni.
Nel giro di un paio d'ore, nonostante l'imperversare della bufera, sull'isola sono arrivati da Napoli i soccorsi: vigili del fuoco con altri mezzi e uomini e unità cinofile specializzate nella ricerca di persone sepolte dal fango e dalla terra, la Protezione civile nazionale, motovedette dalla Capitaneria di Porto, la polizia del commissariato ischitano.
Piazza Bagni è stata l'epicentro di questa nuova tragedia che ha colpito l'isola, rivelatasi negli ultimi anni una terra ad altissimo rischio idrogeologico, dove non sono mai stati compiuti gli investimenti necessari per mettere in sicurezza le zone più a rischio. La vittima è Anna De Felice, 15 anni, secondo anno all'istituto alberghiero, ma con il sogno di diventare musicista. È finita in mare mentre si trovava nell'auto di papà, trascinata dal fiume dacqua, fango e pietre. La madre e il padre, che si trovavano in sua compagnia, sono riusciti a salvarsi. Ma, mentre a Casamicciola si consumava la tragedia più grave, altre frane dalle dimensioni ridotte gettavano comunque nel terrore gli abitanti di altre zone dell'isola. Tante vite umane sono state salvate dagli instancabili vigili del fuoco: almeno una ventina sono state strappate alla morte.
I bambini sono stati i protagonisti di questa sciagura, almeno tre sono stati salvati: una ragazza è stata ripescata in mare da una motovedetta della Capitaneria di Porto, una bambina è stata strappata al fango mentre stava per affogare, un bimbo di 6 anni, disperso per ore, è stato trovato dai vigili del fuoco. I pompieri hanno avuto anche il merito di avere salvato una coppia nel Comune di Ischia Porto, che stava rischiando di affogare nel proprio basso invaso dal fango. Decine di telecamere e telefonini hanno ripreso le fasi della sciagura. Uomini e donne rifugiatisi ai primi piani degli edifici hanno rischiato di essere inghiottiti dal fiume in piena, oppure travolti dalle auto e dai pulmini trascinati dall'acqua come trottole impazzite. Almeno un centinaio di mezzi è stato distrutto dalla furia dell'acqua, a decine le auto, accartocciatesi, una dentro l'altra. Le ruspe di privati cittadini, spuntate a decine, hanno dato una mano ai soccorritori. Il fango, le pietre, i detriti, sono stati spostati per liberare le strade. Da Piazza Bagni in tanti hanno osservato con tristezza la scia di terreno che solcava il Monte Trezza, finalmente non più attraversata dal fiume di acqua abbattutosi nel centro abitato.
Sull'isola ieri ha continuato a piovere per tutta la giornata, gettando nella preoccupazione gli ischitani che adesso temono nuove frane. Ma c'è anche chi ha pronta la spiegazione a questo nuovo dramma idrogeologico: «La colpa, a parte la mancata messa in sicurezza delle montagne, è dei piromani, che ogni estate entrano in azione e bruciano la nostra vegetazione. Se ci fossero stati gli alberi, che invece sono stati dati a fuoco, il fango sarebbe stato frenato e la gente avrebbe avuto il tempo di mettersi in salvo». Sulla sciagura di Casamicciola la Procura ha aperto una inchiesta. Due pm sono accorsi sull'isola, per verificare se vi siano delle responsabilità su quanto è accaduto.
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