da Roma
Lemergenza incendi che ha messo in ginocchio lintera Grecia porta paura e preoccupazione anche in Italia. Le linee telefoniche del consolato italiano ad Atene hanno cominciato ad essere roventi sin dalle prime ore della mattina per rispondere alle richieste di soccorso, per lavorare insieme allUnità di crisi della Farnesina, per cercare di contattare tutti gli italiani che si trovano nelle zone colpite dalle fiamme, e per rispondere alle centinaia di telefonate di familiari allarmati. Gli italiani che hanno scelto la Grecia come meta estiva, spiegano dalla stessa Farnesina «sono numerosi, tra i 25 e i 30 mila». Di quanti siano invece i nostri connazionali nelle zone colpite, per lo più nella penisola del Peloponneso, «non si ha il numero esatto», spiega Fabrizio Lobasso, Console dItalia ad Atene, «anche perché ci sono tanti campeggiatori che si recano lì in vacanza in modo del tutto autonomo». E aggiunge: «Possiamo dire però che la zona del Peloponneso, di solito, non è tra le mete elleniche ambite dagli italiani, che preferiscono invece andare sulle isole».
Mentre il bilancio delle vittime saliva di ora in ora, con il governo greco che proclama lo stato demergenza, presso gli uffici del consolato ad Atene viene istituita una piccola unità di crisi, da dove in serata arriva la notizia più attesa: «fino ad ora non risultano italiani tra le vittime», afferma Lobasso. «Sono tantissime le telefonate che ci stanno arrivando. Per lo più si tratta di turisti che si trovano nelle zone colpite». Per tutti il messaggio è: «Niente panico. Cercate di rimanere in contatto con le autorità locali».
In serata arrivano le prime testimonianze di turisti italiani. Cè unintera famiglia di Firenze, moglie, marito e quattro bambini, in vacanza da una settimana nel Peloponneso. Silvia Bensi, insegnante in un liceo classico di Firenze, raggiunta telefonicamente dallAnsa, racconta «eravamo in casa, quando allimprovviso abbiamo visto il cielo cambiare colore. Si è sviluppata una nube di fumo densissimo, ed è cominciata a piovere cenere. Ci siamo allarmati quando abbiamo visto che alcuni greci fuggivano via mare, mentre altri gridavano e scappavano con le auto». Lintera famiglia si è messa a riparo in una spiaggia desolata, chiamata Metoni, ma ora «siamo isolati, circondati dal fuoco e non possiamo andare da nessuna parte». Nella zona del Peloponneso cè anche un gruppo di turisti umbri a bordo di una ventina di camper rimasti bloccati presso una spiaggia nella località di Kiparissia (nella prefettura della Messenia). Secondo un portavoce della polizia stradale «stanno tutti bene e non corrono alcun pericolo».
Intanto dallItalia arrivano già le prime disdette di vacanza in Grecia. Per tutta la giornata il centralino di Telefono Blu, lAssociazione che tutela i consumatori, è stato sommerso di richieste di questo tipo «in particolare da chi deve raggiungere larea Ateniese». Secondo lAssociazione sarebbero non meno di 10mila quelli in partenza dallItalia, soprattutto da Roma, Milano, Bologna e Venezia.
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