Una donna maresciallo dei carabinieri, infiltrata come supplente in una scuola media del levante genovese, ha consentito ai militari della Compagnia di Genova San Martino di catturare un pregiudicato marocchino dedito allo spaccio di cocaina. L'uomo, di 34 anni, risultava sconosciuto all'anagrafe e per incastrarlo i carabinieri hanno pensato di pedinare il figlio, studente di scuola media. La donna maresciallo si è quindi finta insegnante ed ha seguito il ragazzo, così da scoprire la residenza del padre, una bella villa di Recco intestata ad un prestanome. I militari hanno atteso lo straniero nelle zone del centro città dove era solito svolgere la sua attività di spaccio e lo hanno individuato in Galleria Mazzini. All'approssimarsi dei carabinieri, l'uomo ha tentato di fuggire, lanciando anche contro i militari un casco da motociclista e procurando ad uno di loro ferite guaribili in 20 giorni, ma è stato comunque bloccato. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione sono stati sequestrati 150 grammi di cocaina purissima, del valore al dettaglio di circa 50mila euro, sostanze per «tagliare» lo stupefacente e circa 20mila euro in contanti.
I carabinieri hanno anche sequestrato un potentissimo scooter Honda 650 del pusher con il quale il marocchino sfrecciava per le vie di Genova ad oltre 100 km orari. Il mezzo verrà ora utilizzato dalle forze dell'ordine per servizi antidroga.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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