La "Due Cavalli" compie sessant'anni L'auto che rivoluzionò le utilitarie

La storica utilitaria di casa Citroen è stata presentata al salone di Parigi del 1948. Ne sono stati venduti cinque milioni di esemplari e ora è stata allestita una mostra per celebrarla

La "Due Cavalli" compie sessant'anni 
L'auto che rivoluzionò le utilitarie

Sessant'anni ma non si vede. Buon compleanno Due Cavalli: l’utilitaria francese, una delle icone dell’automobilismo di massa europeo insieme al Maggiolino e alla Cinquecento, compie sessant’anni. La piccola Citroen, pur fuori produzione da 18 anni, non è mai passata di moda: tanto che, nota la Bbc, i proprietari sono sicuri di poterla parcheggiare in qualunque posto senza rischio di multe, visto che quasi tutti i vigili - come gran parte dei francesi - ne hanno avuta una in passato e tendono a mostrarsi nostalgici e (di riflesso) indulgenti.

Un ombrello con le ruote
La prima apparizione pubblica fu al salone di Parigi del 1948, la 2Cv presentava un aspetto quanto meno curioso: un solo faro, niente starter, motore di 400cc raffreddato ad aria; come la definì l’ideatore , Pierre Jules Boulanger, sembrava "un ombrello con le ruote", ma in grado di rispettare i due vincoli di progetto originali: costare poco (pesando meno di 300 chili era tassata come "quadriciclo a motore") e trasportare un cesto di uova su un terreno accidentato senza che se ne rompesse nemmeno uno. Intesa infatti originariamente come veicolo per la campagna, nel panorama postbellico diventò uno dei simboli della Francia, così come negli anni immediatamente precedenti lo era stato l’unico altro modello che la Citroen avesse in catalogo, la "Traction Avant" (in comune avevano la denominazione ufficiale in cavalli fiscali: le "11" e le "15" erano però familiari di gamma alta favorite da polizia, malviventi e tassisti).

Festa di compleanno
Per celebrarne adeguatamente il compleanno è stata allestita una mostra alla Città delle Scienze e dell’Industria di Parigi, che parte da uno degli unici cinque prototipi pre-serie del 1939 ancora esistenti per poi illustrare tutti i vari modelli e incarnazioni (in primis la versione furgoncino e la "Sahara", ma identica meccanica - e sospensioni - possedevano le Ami e successivamente la Dyane, con la quale convisse fino alla pensione).



Cinque milioni di 2cv La Citroen ne vendette "solo" cinque milioni di esemplari, ma dato l’entusiastico mercato dell’usato - era un veicolo dalla meccanica semplice e praticamente indistruttibile - il numero di coloro che ne hanno posseduto una è molto più elevato.

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