Due colpi per la Roma, sacrificato Mexes?

Jacopo Granzotto

Il tempo passa inesorabile e la Roma rimane un’ipotesi di squadra. Buona, per carità, competitiva certo, ma non troppo. Di sicuro non all’altezza delle milanesi. E il primo a sapere che mancano pezzi è proprio Luciano Spalletti, che ha chiesto più volte un centrocampista di personalità e un laterale vero che sappia saltare l’uomo e crossare.
Desideri che rischiano di portare però al doloroso sacrificio di qualche grosso calibro, tipo Mexes. Lui che per i tifosi rimane un punto fermo sia per le grandi doti tecniche che per quel carattere da guerriero che non guasta. Per il resto è una squadra più completa con l’arrivo dei rincalzi Cassetti, Tonetto e Comotto, tre laterali di ruolo che mancavano alla rosa ma che non fanno la differenza.
Dunque, nonostante le prospettive dopo le sentenze di Calciopoli, la Roma non è ancora quella giusta per spiccare. Serve una lista della spesa mirata e di qualità. La società sta alla finestra da tempo immemore (emblematico il caso Pizarro) e Spalletti si adegua all’andazzo, ma ribadisce le richieste prima che sia troppo tardi. Perché mai come stavolta l’obiettivo è la lotta al vertice, lo scudetto insomma. La Champions League, conquistata per decisione giudiziaria, non sembra alla portata, ma far bella figura sarebbe comunque importante per l’immagine della squadra all’estero.
È una Roma-rebus perché per il salto di qualità mancano un paio di giocatori, ma non si sa al momento quali siano: i soldi per il mercato in teoria ci sarebbero, eppure l’eventuale sforzo con la cessione dolorosa del pezzo pregiato Mexes disegnano strategie nuove. Le amichevoli estive, senza i mondiali e con qualche infortunato di troppo, sono servite a Spalletti per scoprire Mido (e gli piace) e vedere la crescita di alcuni giovani come Rosi. Nonda è ancora un fantasma in cerca d’identità (la troverà mai?), Montella ha appena ripreso a giocare, mancano completamente all’appello i tre reduci dal mondiale: Totti, De Rossi e Perrotta, che dovranno però faticare per entrare in forma in tempo. Soprattuto preoccupano i tempi stretti per il capitano.
Insomma, con un mercato ancora tutto da definire, oggi la probabile formazione da mandare in campo sarebbe più o meno questa: Curci, Cassetti, Mexes, Chivu, Panucci, Taddei, De Rossi, Perrotta, Totti e Mido. Una squadra che onestamente vale il terzo posto, nulla più.
Intanto, l’undici di Spalletti - sconfitto venerdì sera di misura ad Amburgo - continua la preparazione in vista della Supercoppa italiana contro l’Inter, sabato 26 agosto al Meazza, il primo grande appuntamento della stagione. Contro i tedeschi i giallorossi - più indietro degli avversari nella preparazione e largamente incompleti - avrebbero anche meritato il pareggio. Un rigore negato a Mancini e una traversa di Mido a 2 minuti dalla fine glielo hanno però negato. Alle fine Spalletti si è dichiarato soddisfatto della prestazione complessiva.
Da oggi si entra nella fase cruciale del mercato: c’è ancora tempo per un paio di colpi.

L’arrivo di Pizarro potrebbe arricchire il già tecnico centrocampo di ingenti quantitativi di fosforo. I tifosi aspettano pazientemente, ma la concorrenza italiana si è drasticamete ridotta. Un’occasione troppo ghiotta per non approfittarne.

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