Di due ospedali, in Valpolcevera non ne resta neppure uno

Diego Pistacchi

A parole è tutto sotto controllo. La Sanità in Liguria, specie grazie alla nuova «cura-Montaldo», e grazie alle strategie del centrosinistra al governo della Regione, viene dipinta sempre più moderna ed efficiente. Basta chiedere in Valpolcevera, per capire come stiano esattamente le cose. Il caso dell’ospedale di vallata è il più clamoroso, il più sbandierato da assessori e manager, il più prossimo alla realizzazione. Tanto che la Regione, rispondendo a interrogazioni presentate persino da consiglieri di maggioranza come Marco Nesci (di Rifondazione), ha già suonato ufficialmente campane a morto per l’ospedale Celesia di Rivarolo. È superato, nei piani della giunta Burlando. È inutile, ma verrà sempre più ridimensionato fino alla chiusura perché, promettono in Regione, le specialità e i reparti verranno trasferiti e potenziati nel vicino ospedale Gallino di Pontedecimo, per attendere senza problemi la grande inaugurazione dell’ospedale di vallata.
E in effetti il piano è partito. Ma è partito solo dai tagli al Celesia, visto che il Gallino è ancora un cantiere aperto e sembra destinato a restarlo ancora per parecchio tempo. Un caso su tutti, quello di cardiologia. A denunciare la situazione è Matteo Rosso, consigliere regionale di Forza Italia che prova a sollevare il coperchio. E che chiede al presidente Claudio Burlando e alla sua giunta se davvero manchino i soldi per mantenere le promesse fatte ai cittadini che restano senza servizi sanitari.
«Ho appreso - interviene Rosso - che non ci sono le risorse economiche per completare i lavori del reparto di cardiologia del Gallino di Pontedecimo, lavori che dovrebbero, da programma, essere conclusi entro la primavera del 2006». Eppure, nel frattempo, il reparto di cardiologia del Celesia è già in fase di smantellamento. Come si dice in gergo, «non ha più avuto la priorità negli investimenti della Asl 3». Quella sì, è una delle promesse subito mantenute dall’assessore Claudio Montaldo.
Il fatto è che l’esempio di cardiologia viene seguito anche da un altro reparto fondamentale, quello di ortopedia che, stando al programma di Montaldo e compagni, l’anno prossimo dovrebbe essere accentrato al Gallino, chiudendo del tutto il servizio al Celesia. Ma i problemi restano gli stessi: a Rivarolo non arrivano più risorse, dal momento che l’ospedale è stato escluso «dalle priorità», mentre a Pontedecimo mancano ancora le certezze di avere i finanziamenti giusti per completare la ristrutturazione e l’ampliamento del reparto. Insoma, piano piano il Celesia viene svuotato, di reparti e di specialità ambulatoriali, ma il vuoto che lascia non viene riempito neppure altrove.
Per questo, nell’interpellanza rivolta al presidente e alla giunta regionale, Matteo Rosso chiede spiegazioni circa la politica sanitaria relativa alla Valpocevera. «Lo stato di avanzamento del progetto dell’ospedale di vallata è fermo a un anno fa - smaschera gli amministratori -. Il Celesia offre sempre minori possibilità di cure e il Gallino è ancora impreparato ad accogliere i nuovi reparti che compenserebbero l’impoverimento del Celesia».

Insomma, la Regione dica una volta per tutte cosa pensa di fare. Come pensa di amministrare la Sanità, visto che per coprire un «buco» inesistente imputato alla vecchia giunta-Biasotti ha già spremuto i liguri con una maxi-stangata. E quei soldi li ha presi sul serio, non a parole.

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