E Colaninno scavalca i comunisti A sinistra

Com’è, come non è, quando Roberto Colaninno si lancia in una grande avventura c’è sempre al suo fianco un segretario di un partito comunista, o ex. Nel ’99 fu il leader Ds, Massimo D’Alema, a dare il suo appoggio alla scalata Telecom. Ora che Colaninno è il patron della Piaggio, è toccato al numero uno del partito comunista di Foshan (provincia di Canton) benedire il lancio del primo scooter italiano in Cina. Il taglio del nastro è avvenuto sabato, con una cerimonia epocale, nello stabilimento Piaggio di Foshan, alla presenza dei vertici del gruppo e della nomenclatura locale. Ma proprio sul più bello, Colaninno ha estratto dal cilindro della sua affabilità il colpo che non t’aspetti. «Dobbiamo vincere insieme questa sfida ai giapponesi. E per questo c’è bisogno qui sul palco di uno di voi», ha detto rivolgendosi ai 400 operai che seguivano la cerimonia. L’interprete è sbiancata.

Ma dopo un attimo di sbandamento, un giovanissimo operaio è stato spedito sul palco. Colpo di teatro riuscito. E per Colaninno un altro record: l’essere riuscito a scavalcare il più grande partito comunista di tutti i tempi. A sinistra.

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