E l’opposizione si scatena: «Gaffe imbarazzante, si scusi»

E l’opposizione si scatena: «Gaffe imbarazzante, si scusi»

RomaUn «danno per l’Italia». Una «gaffe imbarazzante». Un’espressione «che colpisce gravemente l’immagine del nostro Paese». Un «comportamento intollerabile». Una serie di parole in libertà, «che rischiano di provocare un’incrinatura nei rapporti di amicizia con il popolo Usa». Ma quale complimento, per Walter Veltroni quel «Obama bello e abbronzato» è un insulto bello e buono e quindi adesso il Cavaliere deve «presentare al più presto scuse ufficiali» al nuovo Presidente americano. Ma quale scherzo. «Un uomo di Stato - sostiene il segretario del Pd - non può consentirsi, con battute da cabaret, questa mancanza di rispetto».
Il centrosinistra pretende dunque un gesto di riparazione formale da parte di Palazzo Chigi. «La migliore delle ipotesi - dice Dario Franceschini - è che Berlusconi non riesca più a controllarsi e dimentichi che le sue parole coinvolgono l’immagine dell’Italia nel mondo. Alle orecchie di tutti suonerà come un’offesa carica di pericolose ambiguità». Insomma, «chieda subito scusa». Ma, aggiunge Anna Finocchiaro, non lo farà mai. «Pretendere che Berlusconi si scusi per quanto ha detto su Obama è tempo perso. Questo - afferma il presidente dei senatori del Pd - è il premier delle bandane e delle corna. Perché meravigliarsi oggi che scherzi sul colore della pelle del prossimo presidente americano? La sua formazione gli impedisce di cogliere la gravità di certi comportamenti e di certe affermazioni». Conclusione: «Non c’è il giusto distacco istituzionale, manca il necessario rispetto che tutti si aspetterebbero dal capo del governo di una delle principali nazioni mondiali».
E visto che il Cavaliere ritiene di aver detto niente di grave e di non doversi far perdonare nulla, ci pensa Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma a chiedere ufficialmente scusa agli Stati Uniti: «Se dopo la vittoria di Berlusconi e la sua nomina a Palazzo Chigi gli americani avessero detto che è brutto, piccolo e con il cerone, io da italiano mi sarei molto offeso».
Per il resto reazioni aspre, indignate. L’unico che la butta un po’ sul ridere è Jean-Leonard Touadi, deputato colored del Pd di origine congolese. «Abbronzato sarà Berlusconi, che durante l’assemblea generale dell’Onu di quest’anno invece di andare a New York ai lavori al Palazzo di Vetro ha preferito recarsi in un centro benessere per fare le sue cure di bellezza. Quella che il presidente del Consiglio definisce come abbronzatura, costituisce la normalità in un Paese che ha dimostrato di saper fare della convivenza tra etnie e culture la propria forza».
Secondo Pierluigi Castagnetti «Berlusconi non sa quello che dice». Infatti, prosegue, «se è grave la prima affermazione, non è meno grave la supposta rettifica che rivela l’incapacità di rendersi conto della portata delle sue dichiarazioni, che appaiono si tutti i siti Internet internazionali». Secondo il verde Angelo Bonelli «il Cavaliere non fa onore all’Italia». E secondo Rifondazione comunista si tratta «di razzismo da avanspettacolo».

«Ma questa gaffe mondiale - dice il responsabile esteri del Prc - non sarà l’ultima». «Se non fosse il presidente del Consiglio - incalza Michele Vietti, Udc - sarebbe da non prenderlo sul serio. Purtroppo lo è e quindi bisogna ricordargli il rispetto del suo ruolo istituzionale anche all’estero».

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