Andrea Tornielli
da Roma
Questa mattina Benedetto XVI torna a parlare del caso islam. Cè molta attesa per le parole che Papa Ratzinger pronuncerà in piazza San Pietro, nel corso delludienza generale. Il tema, comè tradizione dopo un viaggio e come ha annunciato lo stesso Pontefice allAngelus di domenica scorsa, sarà la visita da lui compiuta in Baviera dal 9 al 14 settembre. Un passaggio della catechesi, secondo autorevoli indiscrezioni, sarà dedicato alla lezione di Ratisbona e rappresenterà dunque loccasione per approfondire ancora una volta il tema sul quale Benedetto XVI voleva attirare lattenzione, cioè il rapporto fede e ragione, il concetto di ragione che oggi vige in Occidente, lirrazionalità delluso della violenza e della costrizione in materia di fede.
Quella di stamani sarà dunque una nuova occasione per spiegare il vero significato del suo intervento alluniversità bavarese smentendo indirettamente strumentalizzazioni e fraintendimenti, vale a dire qualsiasi intento offensivo nei confronti della religione musulmana. Già domenica il Pontefice si era detto «vivamente rammaricato per le reazioni suscitate da un breve passo del mio discorso, ritenuto offensivo per la sensibilità dei credenti musulmani, mentre si trattava di una citazione di un testo medioevale, che non esprime in nessun modo il mio pensiero personale». Benedetto XVI potrebbe ripetere che con quelle riflessioni intendeva invitare al dialogo e al rispetto reciproco tra le fedi. E nei saluti finali non è escluso che il Papa possa indirizzarne uno al mondo musulmano. Intanto anche il testo della lezione di Ratisbona come pure quello dellomelia della domenica precedente a Monaco (dove si invitava lOccidente a riscoprire il timor di Dio e si criticava il cinismo verso ciò che è sacro per gli altri popoli e le altre religioni) sono stati tradotti e resi disponibili in arabo sul sito della Santa Sede e della Radio Vaticana.
Sarà unudienza allaperto, come sempre, visto lalto numero di pellegrini che chiedono di partecipare, ma le forze dellordine presidieranno la piazza. Il livello di allerta è stato innalzato verso alcuni obiettivi sensibili legati alla Chiesa cattolica.
Ieri Benedetto XVI, attraverso il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, ha espresso il suo dolore per luccisione di suor Leonella Sgorbati con un telegramma inviato alla superiore generale delle missionarie della Consolata. «Informato della tragica morte di suor Leonella barbaramente uccisa a Mogadiscio - si legge nel testo diffuso dalla Sala stampa vaticana - il sommo Pontefice desidera far pervenire lespressione della sua vicinanza» allistituto missionario e ai familiari della religiosa «che svolgeva con gioia unapprezzata opera al servizio delle popolazioni somale specialmente in favore della vita nascente e nellambito della formazione sanitaria».
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