E Tursi rifiuta un palazzetto dello sport gratis

L’area per la moschea si trova. Si deve trovare. L’area per un palazzetto dello sport può attendere. Il Comune continua a non rispondere all’offerta di chi sarebbe pronto a costruire un nuovissimo e funzionante palazzetto gratis. Un’offerta che era stata presentata più di un anno fa, che è stata riproposta recentemente, ma che Tursi continua a snobbare.
Le cose da fare, anzi la cosa da fare visto che è soltanto una finora, è la moschea. Nel frattempo una società sportiva, una squadra di basket che stava per conquistare la serie A, è sparita perché la giunta non ha tempo di occuparsi di strutture sportive. Altre continuano a dover rinunciare a progetti più ambiziosi e ad arrangiarsi come possono, nel silenzio dell’amministrazione. Questa mattina i presidenti regionali della federazione pallacanestro e pallavolo verranno ascoltati dalla Commissione Sport e Cultura del Comune. All’ordine del giorno, l’emergenza-strutture. Ma le speranze di avere qualche risposta positiva non sembrano molte.
«I fratelli Fertonani, patron della Effe2000 di basket, avevano conquistato la B1 e allestito una squadra in grado di conquistare la serie A2 - conferma Carlo Nicali, presidente del Coni Liguria - A fine campionato hanno chiuso al terzo posto ma erano in grado di centrare quantomeno il secondo posto valido per i play off. A fine stagione però hanno sciolto la squadra. Perché il Comune non ha risposto alla loro proposta». Loro chiedevano a Tursi di individuare un’area pubblica su cui realizzare il palasport. A tirarlo su, a spendere tutti i soldi necessari, ci avrebbero pensato loro. Promettendo di ricostituire subito la squadra. E Genova si sarebbe ritrovata un gioiellino a costo zero. Sarebbe bastato trovare un accordo su una gestione dell’impianto per un determinato numero di anni, prima che lo stesso venisse magari regalato definitivamente al Comune. «Con lo stadio del nuoto di Albaro è successo - fa notare Nicali - Bastava fare qualcosa del genere. Ma d’altra parte non mi stupisco. Anche Garrone da anni ha presentato un progetto per il nuovo stadio, l’ho visto recentemente e mi ha confermato che non gli hanno neppure risposto».
Le esigenze di pallacanestro e pallavolo a Genova non sarebbero neppure troppo difficili da soddisfare. Il fatto è che manca un palazzetto in grado di ospitare 1200/1300 spettatori. Non di più. Ma neppure troppi di meno. L’impianto del Cus, dove giocava l’Effe2000 e dove gioca oggi la pallavolo, oltre che di un provato perché dell’Università, è decisamente limitato con i suoi circa 800 posti. Altri possibili strutture sono invece fuori portata. «La Fiera e la Fiumara tengono 8000 e 6000 spettatori - conferma il presidente del Coni - Decisamente troppi, come troppo alti sono i costi necessari per utilizzarli. Non capisco proprio perché non possa essere presa in considerazione un’offerta come quella dei fratelli Fertonani, che ovviamente non utilizzerebbero certo il palazzetto da soli. A loro servirebbe, oltre che per gli allenamenti, per una partita ogni 15 giorni. Altre società verrebbero naturalmente coinvolte».
Questa mattina Nicali non sarà presente all’audizione in Comune.

I due presidenti di federazione porteranno avanti le loro esigenze dal momento che rappresentano i due sport che in questo momento necessitano maggiormente di nuovi spazi. Ma naturalmente l’appoggio del Coni è totale. Inversamente proporzionale alla fiducia in una soluzione del problema.

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