Eads Rosso da 763 milioni. Battuta d’arresto in Usa

La recessione mondiale, che ha frenato le commesse di aeromobili, e gli elevati costi dei ritardi sul superjumbo affossano i conti di Eads. Il gruppo aerospaziale ha chiuso il 2009 accusando una perdita da 763 milioni di euro, a fronte di un utile netto da 1,57 miliardi raggiunto l’anno prima. Giù sia il fatturato (-1% a 42,822 miliardi) mentre il risultato al lordo di imposte e spese di ammortamento è caduto a 1,45 miliardi (-67%). Lo scorso anno il gruppo ha dovuto fare fronte a costi aggiuntivi per 1,8 miliardi di euro legati all’A400M, che si aggiungono ai 2,4 miliardi di oneri degli esercizi passati per lo sviluppo di questo programma che ha già più di tre anni di ritardo. I risultati della sua principale divisione, la Airbus, inoltre, sono stati penalizzati da costi di 240 milioni per l’A380. Il presidente Louis Gallois ha comunque assicurato che Eads «concentrerà tutta la sua attenzione al miglioramento della gestione dei programmi» di sviluppo. E che il gruppo guarda ai prossimi mesi con prudente fiducia.
Qualche problema anche negli Stati Uniti, dove a seguito della decisione dell’alleata Northrop Grumman, Eads si è ritirata dalla maxi gara per le aerocisterne delle forze armate Usa. Le due società lamentano però che le metodologie della gara «peserebbero in maniera determinante a favore dell’aerocisterna più piccola e con meno capacità di Boeing».

Eads resta quindi convinta che la sua aerocisterna sarebbe migliore per le esigenze delle forze armate Usa, così come per le tasche dei contribuenti. Peraltro questo modello si è aggiudicato «cinque gare consecutive e a breve entrerà in servizio in diversi Paesi alleati degli Usa».

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