Ecco il Botellon, 3mila ubriachi in piazza

La voce sta girando da mesi, con il tam tam su internet e l’appuntamento è previsto per stasera alle 23. Piazza Leonardo da Vinci, i giardinetti davanti al Politecnico. È qui che tremila ragazzi da tutta Italia inaugureranno la stagione estiva dei Botellon, un raduno che si ispira ai rave party spagnoli e che per i residenti della zona vuol dire soltanto musica fino all’alba, rumore, disordine, sporcizia. E soldi spesi l’indomani per ripulire il tappeto di rifiuti. Mentre i giovani in rete promettono di essere pronti a sfidare anche l’ordinanza antialcol della Moratti: «La nostra marea è inarrestabile, non ci toglieranno la libertà».
«Non hanno l’autorizzazione per occupare suolo pubblico, per la vendita degli alcolici, per suonare la musica senza l’autorizzazione della Siae. Insomma è tutto fuorilegge - spiega il consigliere della Lega Nord di zona 3, Andrea Ancona -. La nostra proposta è che non si faccia questo raduno, perché il luogo non è adatto». Di più, il parlamentino chiede al Comune di trovare un luogo per questi eventi. «O quantomeno che paghino loro la pulizia dell’Amsa il giorno dopo - continua Ancona -. Credo si tratti di una spesa di ventimila euro». Le regole ci sono e vanno rispettate, da tutti. Anche dai giovani del Botellon. «Se io voglio mettere un banchetto della Croce Rossa devo chiedere mille autorizzazione, e perché loro non devono fare lo stesso? Devono comportarsi come tutti gli altri cittadini». Il parlamentino chiederà alle forze dell’ordine di presentarsi con anticipo sul posto, e poi di procedere al sequestro di casse, stereo, bevande e quant’altro non sia autorizzato. Lo conferma anche il vicesindaco Riccardo De Corato che ha già contattato il prefetto per chiedere l’invio delle forze dell’ordine per evitare disordini e sequestrare le casse con gli alcolici. «Su questo raduno fatto in una zona dove non è contemplato, De Corato fa bene - spiega Alan Rizzi, assessore allo sport e giovani -. Ma non si può dire non si fanno i raduni punto e basta. Già i giovani hanno difficoltà di socializzare e non hanno modo di ritrovarsi. Bisogna fare degli incontri per trovare delle aree e attrezzarle. La migliore sarebbe il parco Lambro». Garantendo però la pulizia per riconsegnarlo ai cittadini che lo vogliono usare già dalle sette del mattino. «Ma ci vuole poco - continua Rizzi -: basta mettere un paio di cestini e i contenitori per le bottiglie. Poi se qualcuno le mette per terra, si prende una multa». L’anno scorso, ricordano dalla zona, la polizia era riuscita a ridurre i danni del raduno, mentre il secondo rave era stato dimezzato da una pioggia provvidenziale.
Intanto ieri pomeriggio una delegazione del parlamentino ha incontrato uno degli organizzatori del Botellon cercando di trovare un accordo sulla location dell’evento. Ma i ragazzi hanno ribadito l’intenzione di voler rimanere in centro per questioni logistiche, rifiutando di spostarsi nelle zone più periferiche della città. Se le forze dell’ordine bloccheranno la loro festa in piazza Leonardo da Vinci, promettono di spostarsi al Parco Lambro.

Nemmeno sul volume della musica che i consiglieri hanno chiesto di abbassare per i residenti, i giovani hanno dato garanzie. E intanto i fanatici del rave alla spagnola si sono già dati un altro appuntamento: il 24 aprile alla Bicocca.

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