Ecco gli imbranati dal cuore d’oro

La prima volta che è salito su un palcoscenico aveva sedici anni e da allora non è più sceso. Ha frequentato l’università per tranquillizzare i suoi, ma alla prima occasione - il provino per la trasmissione Solletico - ha riposto la laurea in giurisprudenza nel cassetto. «Sei nato per questo» gli avrebbe detto sua moglie, un po’ come Adriana con Rocky. Il resto è storia nota. Michele La Ginestra - attore di teatro, tv e cinema famoso per aver girato decine di spot televisivi (il più popolare? Quello degli spinaci filanti che spadellava per mamma) e per aver vinto la prima edizione di Beato tra le donne - dirige il Teatro Sette da oltre dieci anni. Sposato e padre di due figli («per loro sogno un futuro di libertà intellettuale e di sicurezza» dice) La Ginestra ha il sorriso sornione e la voce pacata dell’uomo convinto di riuscire puntando sul basso profilo. Tutto l’opposto della sbruffoneria tirata fuori in Rugantino, maschera eccellente del romano de Roma che nel 2001 lo portò a recitare con la Ferilli nel classico di Garinei&Giovannini. Un traguardo prezioso che illumina come un faro la carriera ricca e trasversale di un attore per vocazione, nato a cresciuto a piazza Bologna, che sogna per il futuro di Roma «meno automobili e più autobus, ma soprattutto meno furbi per strada». L’attore da questa sera sarà al teatro de’ Servi con la ripresa di una commedia divertente e poetica, da lui scritta con Adriano Bennicelli Ago, Bianca e... uno e basta. «È un testo corale e funziona così bene che l’anno scorso, in occasione del decennale del Teatro Sette, mi sono deciso a rimetterlo in scena con gli interpreti delle varie edizioni - spiega l’attore, anche regista della pièce in scena fino al 25 maggio - tutti insieme giochiamo al gran gioco del teatro». Nel copione si narra la storia di Agostino, un trentacinquenne imbranato cresciuto a cartoni e robot, che deve vincere una battaglia con Mister Testosterone (Marco Zadra): ci riuscirà grazie all’intraprendenza della sua dirimpettaia Bianca (Beatrice Fazi) segretamente innamorata di lui. Ma... «C’è un’altra storia che procede di pari passo con la love story tra i due ed è quella degli spermatozoi di Ago» spiega La Ginestra, in questi giorni impegnato nelle riprese della fiction di Canale 5 Amiche mie con Margherita Buy, Luisa Ranieri, Elena Sofia Ricci e Cecilia Dazzi. Come in una commedia surreale di Woody Allen, infatti, ciascuno dei minuscoli esserini impegnati nella gara per la vittoria, a sorpresa, eleggerà il più debole dei rappresentanti del seme: uno spermatozoo zoppo. Un messaggio di solidarietà che cozza contro tanti cliché.

«Penso alle illusioni di tanti bellocci che frequentano i reality o le trasmissioni come Amici, pensando al successo. In questo mestiere non basta apparire, servono capacità di comunicare con il pubblico e talento» chiosa l’attore.

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