Ecco come risparmiare sulla polizza

Per tagliare il valore dell’assicurazione è sufficiente un clic su Internet

Felice Manti

da Milano

Solo dieci automobilisti su 100 hanno cambiato compagnia assicurativa. Lo dicono i dati dell’Ania, l’associazione nazionale delle compagnie assicurative. Ma è ormai un fatto che da mesi sia partita la caccia alla riduzione della polizza Rc Auto. Una battaglia che, come Il Giornale ha già scritto, si combatte prevalentemente sul terreno del web.
Un primo passo alla riduzione delle polizze è arrivato con la riforma del codice unico in materia di assicurazioni, approvata ieri, che come ha assicurato il ministro Scajola e come promettono da mesi le associazioni dei consumatori, da tempo favorevoli alla sua attuazione, potrebbe portare a un risparmio del 15%.
Un’altra soluzione che alcune associazioni avanzano è l’introduzione della “scatola nera”, quella degli aerei tanto per intenderci. La scatola nera conterrebbe tutte le informazioni dell’automobilista: stili di guida, velocità media, consumi eccetera. Il ministero delle Attività produttive e l’Isvap, l’Istituto che vigila sulle compagnie assicurative, hanno già avviato una iniziativa sperimentale, ma ci vorrà del tempo per la sua attuazione, anche per i problemi di privacy denunciato dalle associazioni dei consumatori.
Ma la nuova frontiera del risparmio è senza dubbio la Rete. A trovare la polizza giusta su internet non ci vuole ormai troppo tempo. Basta avere le idee chiare e riuscire a destreggiarsi: tra campi da compilare, caselle da barrare e codici da ricordare si può far fatica, ma ne vale la pena.
Si parte dal motore di ricerca, quello che preferite. Le parole magiche da digitare sono Rc Auto e Assicurazione. Abbiamo provato a fare una simulazione: tre automobili, tre città (Milano, Torino e Roma) e cinque compagnie assicurative, le prime cinque in ordine di apparizione. I risultati sono “sostanzialmente” compatibili tra di loro, anche se ci sono alcune differenze sostanziali nei campi da compilare. Il quadro che emerge dalle 45 simulazioni è comunque inequivocabile: le assicurazioni non sono tutte uguali, perché soprattutto non lo sono gli automobilisti. Il nostro, per esigenze statistiche, è risultato un guidatore modello: 20 anni, alla prima immatricolazione, su un auto nuova di zecca. Alcune compagnie ci hanno chiesto se siamo stati o meno “virtuosi”, ovvero se i venti punti sulla patente sono ancora tali, e noi abbiamo “simulato” di esserlo davvero, anche perché diversamente i risultati avrebbero potuto essere disomogenei.
La scelta si è basata su tre autovetture: una utilitaria come la Fiat Seicento 1,1I, ultimo modello, con un valore che si aggira tra i 6mila e gli 8 mila euro; una Alfa Romeo 156 1,6 16V allestimento business, valore commerciale 25,500 euro circa; una Bmw 520I Attiva 4 porte.
Il bonus malus di partenza è il 14, i chilometri percorsi all’anno sono 30.000 km, il massimale assicurativo è di 1,6 milioni di euro. L’auto nuova, la rata è annua e, dato ormai non più trascurabile, unico conducente e proprietario del veicolo. Le compagnie assicurative, più che all’autovettura, puntano a privilegiare (o penalizzare) la “storia” del singolo automobilista.
Assicurare una Fiat Seicento a Milano può costare dai 1.426 euro l’anno ai 1.

956 euro, senza considerare il furto e l’incendio. Per un’Alfa 156 a Roma occorrono un minimo di 2.107 euro fino a un massimo di 3.354 euro. Una Bmw può costare a un torinese fino a 4.352 euro. E la vostra? Basta un clic...

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