Addio a Carlo Riva, «barcaiolo» in motoscafo

Dal cantiere di Sarnico alla Costa Azzurra, l'Aquarama fu l'emblema di un' epoca

Antonio Risolo

È morto Carlo Riva, 95 anni. Si è spento nella sua casa di Sarnico, sul Lago d'Iseo, a poche centinaia di metri dal tempio universale della Nautica: i cantieri Riva. La nautica è in lutto mentre arrivano i primi messaggi di cordoglio da tutto il mondo. La notizia della scomparsa dell'Ingegnere è arrivata nel corso della conferenza stampa per la presentazione del 57° Salone Nautico di Genova. L'ha comunicata Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica. Che subito dopo ha aggiunto: «Una notizia molto triste per tutti noi. Vogliamo dedicare il prossimo Nautico a Carlo Riva». Un gesto nobile, immediato e spontaneo verso la Leggenda che ha saputo trasformare il marchio di Sarnico in un'icona mondiale. «Addio Ingegnere recita una nota del gruppo Ferretti e buon mare in questo tuo ultimo viaggio verso l'orizzonte».

Carlo Riva ci lascia, ma la grandezza, il mito di un'epoca che ha lanciato il design italiano nel mondo, dai tempi della «Dolce Vita» ai giorni nostri, resteranno immortali.

«Era il più grande di tutti è il ricordo di Alberto Galassi, ad del gruppo Ferretti -. Il mondo perde un geniale creatore di barche, un maestro di stile, un gigante della storia industriale e imprenditoriale della nostra Italia. Io, personalmente, perdo un maestro, un esempio di genialità, d'impegno e di amore per il lavoro. Carlo Riva ha insegnato a tutti noi che cosa significhino visione, creatività e passione».

Il cantiere venne fondato da Pietro Riva, maestro d'ascia, arrivato a Sarnico nel 1842, chiamato per riparare le imbarcazioni semidistrutte da un violento nubifragio. Finita la Grande Guerra è Serafino Riva che dà l'imprinting definitivo e trasforma i pregiati prodotti del cantiere in un vero e proprio brand. Gli anni 50 sono quelli dell'Ingegnere, che inventò i vari Ariston, Tritone, Sebino e Florida. Poi fu la volta del mitico Aquarama, l'icona dei motoscafi di lusso. Armatori del jet set, grandi industriali, famiglie reali e star hollywoodiane - da Ingrid Bergman a Brigitte Bardot, fino a George Clooney ne fecero un vero e proprio status symbol.

Affascinato da Pierre Canto, che nel 1971 costruì l'omonimo porto a Cannes, l'Ingegnere realizzò il suo sogno in Liguria, a Rapallo, con il porto Carlo Riva, portando così un pezzo di Costa Azzurra nel Tigullio.

Pionere della Nautica nel 1988 e Personnalité de la Mer nel 2005, Carlo Riva detestava i riflettori, non rilasciava interviste, aveva una spiccata allergia per i salotti buoni.

Ci piace ricordare una sua frase che negli ultimi anni ripeteva spesso e che forse ha ripetuto nel momento di andarsene: «Ho un po' di nostalgia nel rivivere la galoppata della mia bella vita di barcaiolo». Oggi sono in molti a ricordare il «barcaiolo», l'impareggiabile Maestro che ha insegnato qualcosa a tutti, professionalmente e umanamente.

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