Armi, giro di vite di Obama: stop vendita fucili d'assalto Caricatori massimo 10 colpi

Il presidente agisce d'urgenza con 23 decreti presidenziali per evitare una nuova strage di Newtown

E' arrivato l'atteso giro di vite di Barak Obama al mercato delle armi. Il presidente intende reintrodurre il divieto alla vendita dei fucili d’assalto (versione civile dei mitra usati dai militari) in vigore fino al 2004 e limitare la capacità dei caricatori fino ad un massimo di 10 proiettili. Queste sono alcune delle misure che Obama ha deciso di adottare per impedire "che si possa ripetere" una nuova strage come quella avvenuta il 14 dicembre nella scuola elementare di Newtown in cui vennero massacrati 20 bambini e sei adulti. Obama emetterà 23 decreti presidenziali immediatamente efficaci su altrettante misure che non richiedono l’approvazione di una legge da parte del Congresso. Ma - ha spiegato - alcune azioni spettano al Congresso: "Non possiamo più ritardare. E il Congresso deve agire subito". Obama ha siglato i decreti circondato dai bambini. Si tratta di una stretta al mercato delle armi senza precedenti nella storia americana che ha destato non poche polemiche: "Abbiamo davanti una sfida complicata. Proteggere i nostri bambini non dovrebbe dividerci - ha ricordato il presidente degli Stati Uniti -. Rispetto le nostre forti tradizioni sul possesso delle armi, ma serve un cambiamento. Serve da parte nostra un esame di coscienza. Ogni giorno che aspettiamo ad agire aumenta il numero delle vittime". Solo dopo la strage di Newtown le vittime di colpi di armi da fuoco sono state già più di 900.

Le norme previste da Obama non si fermano al divieto di vendita di alcuni tipi di armi. Diverranno illegali le pallottole perforanti, impedendo la loro fabbricazione negli Usa e anche la loro importazione. Mille vigilantes armati controlleranno le scuole, un programma controllerà precedenti - a livello federale e non solo del singolo Stato - per qualsiasi acquisto di un’arma (incluse quelle acquistate nelle fiere campionarie dove non era prevista alcuna verifica). Il presindente ha anche chiesto al Centro per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie di Atlanta di condurre una ricerca approfondita sulle cause degli atti di violenza legati alle armi, inclusa la verifica dell’influenza dei videogiochi violenti.

Una partita che i produttori di armi non hanno intenzione di perdere.

"Sarà la battaglia del secolo" ha lanciato così il guanto della sfida la National Rifle Association (NRA), la potente lobby delle armi Usa. "Non è per proteggere i bambini o per fermare i crimini. È per vietare le vostre armi".

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